Oggi si ricorda la beata Giovanna di Signa

La beata Giovanna di Signa vive nella località fiorentina tra la seconda metà del 1200 e il 1307, anno della morte. La documentazione storica che la riguarda è contenuta, a fronte di una robusta devozione popolare, arrivata fino ai giorni nostri. Di famiglia contadina, ancora bambina porta le greggi al pascolo. Giovanissima, esplicita una forte spiritualità che la porterà a farsi, in seguito, reclusa volontaria, emulando in questo figure come santa Verdiana.
Giovanna riceve l'abito del Terz'Ordine francescano dai frati di Carmignano, quindi si fa murare in una piccola cella, ai margini del paese. Vi passa i successivi quarant’anni, diventando un punto di riferimento per i fedeli del circondario. In molti ne chiedono il sostegno e ne invocano la protezione: Giovanna, anche da reclusa, offre il proprio conforto a chi le si rivolge. Ancora in vita, è considerata la protettrice di Signa.
Sui trascorsi da pastorella nascono racconti di eventi miracolosi, come quelli riguardanti la prodigiosa protezione del suo gregge durante violente tempeste. Non a caso, si tramanda, gli altri pastori la avvicinavano con le loro pecore quando, approssimandosi una burrasca, temevano il peggio. Proprio in quei momenti Giovanna li esortava, attraverso una catechesi semplice e dai toni spontanei, a vivere il Vangelo. In altre occasioni, Giovanna, di fronte alle piene dell’Arno, disteso il proprio mantello sull’acqua, avrebbe consentito il passaggio tra una sponda e l’altra a uomini e bestiame.
Si festeggiano anche: il beato Francesco Giuseppe Arroyave, coadiutore salesiano; san Teodoro, martire; sant'Ursino (Orsino) di Bourges, vescovo.
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