Oggi si ricorda la beata Elisabetta Picenardi

Massimiliano La Neve
Si festeggiano anche: sant’Asia, martire; san Giorgio, monaco; san Mansueto di Milano, vescovo
La beata Elisabetta Picenardi
La beata Elisabetta Picenardi
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La beata Elisabetta Picenardi nasce a Cremona nel 1428 da casato illustre. Il padre, Leonardo, tesoriere dei marchesi Gonzaga, porta la famiglia a Mantova. In più occasioni la famiglia cerca di indurla a sposarsi, ma la giovane, particolarmente devota alla Vergine Maria, fa invece voto di castità e sceglie di indossare l'abito dell'Ordine dei Servi, sotto il quale reca un cilicio e una cintura di ferro.

La sua è una quotidianità scandita da orazioni e penitenze. Appena può, si comunica. Morti i genitori, afflitta da varie malattie, va a vivere da una sorella, Orsina, in una angusta cella. Acquista fama di santità: molti fedeli ne chiedono l’intercessione per ottenerne grazie presso la Madonna. Secondo la tradizione, Dio le accorda il carisma della profezia; Elisabetta, per esempio, predice il giorno e l'ora della propria morte.

Spira il 19 febbraio 1468. Il corpo, inizialmente deposto nella chiesa mantovana di San Barnaba, viene portato nel paese di Torre dei Picenardi. Il culto di Elisabetta è stato approvato da papa Pio VII nel 1804; oltre che all’Ordine dei Servi, è esteso alle diocesi di Mantova e Cremona.

Si festeggiano anche: sant’Asia, martire; san Giorgio, monaco; san Mansueto di Milano, vescovo.

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