Oggi si ricorda il beato Domenico Lentini
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Domenico Lentini nasce a Lauria (Potenza) nel 1770, da famiglia modesta. L’ordinazione sacerdotale data al 1794. La sua priorità è porgere il Vangelo a chiunque: ricchi e poveri, studiosi o persone semplici. È vicino ai più giovani: per trenta anni organizza regolarmente al proprio domicilio una scuola, insegnando rudimenti linguistici e nozioni scientifiche. È molto amato da tutti, perché incarna egli stesso quel modello di vita che va proponendo agli altri.
La sua è un’esistenza di assoluta povertà: divide con i più miserabili pane e vestiti. Mangia poco, indossa il cilicio, prega. Il nudo pavimento è il suo letto. Appare dotato di innumerevoli carismi: oltre a doti profetiche, opera miracoli. Muore a Lauria il 25 febbraio 1828.
Chi l’ha conosciuto prende subito a considerarlo santo. I suoi funerali, vista la straordinaria partecipazione popolare, si protraggono per sette giorni. Il corpo, viene attestato, si mantiene caldo e non subisce l’irrigidimento; inoltre, effonde un dolcissimo profumo. Ancora: alla presenza di molti testimoni, anche non credenti, improvvisamente i suoi occhi si aprono, per un momento, davanti alla particola consacrata. È stato beatificato in piazza San Pietro, a Roma, il 12 ottobre 1997.
Si festeggiano anche: santa Valpurga, badessa; san Luigi Versiglia, martire; il beato Sebastiano dell’Apparizione, frate Minore.
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