Oggi si ricorda il beato Antonio l’Etiope

Il beato Antonio, detto l’Etiope, nasce in Libia, a Barce di Cirene, intorno al 1490, da famiglia musulmana. Fatto prigioniero dai pirati, è portato a Siracusa dove è venduto come schiavo. Viene comprato da un proprietario terriero di Avola, che lo mette a sorvegliare le greggi.
L’uomo fa accostare il giovane al cristianesimo, instillando in lui il desiderio del battesimo. Il nome che il libico sceglie per sé è Antonio, in omaggio al santo legato a Padova. Antonio, ancora nella condizione di schiavitù, vive cristianamente e opera prodigi. Dopo circa quarant’anni, divenuto uomo libero, prima si mette al servizio dei più poveri, poi intraprende la vita eremitica, come Terziario francescano. Muore il 14 marzo 1550.
Si festeggiano anche: sant' Antonio di Gerace, eremita; santi Claudio, Asterio e Neone, martiri; san Flaviano (o Flavio) di Autun, vescovo.
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