Oggi si festeggia san Zeno di Verona

Massimiliano La Neve
Si ricordano anche: san Saba il Goto, martire; santa Vissia di Fermo, vergine e martire; sant' Alferio, abate
San Zeno di Verona
San Zeno di Verona
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San Zeno (detto anche Zenone) fu vescovo di Verona dal 362 fino alla morte, variamente collocata, a seconda delle fonti, nel 371, 372 o 380. Gli elementi storici propriamente detti che lo riguardano sono flebili. Africano, era forse originario della Mauritania; per questo è stato a lungo indicato anche come «il Vescovo Moro».

Ce ne sono stati tramandati (attraverso due codici dell’VIII e del IX secolo) ben 93 «Sermones», discorsi in cui polemizza con ariani, pagani e giudei. Vari, i miracoli di cui si sarebbe reso protagonista, trasmessi dalla tradizione. Per esempio, avrebbe fatto una scommessa con il Diavolo, risultando vincitore; avrebbe poi guarito una giovane posseduta (figlia di un magistrato, Gallieno di Rezia) e, soprattutto, salvato i suoi concittadini da un rovinoso straripamento dell'Adige.

È patrono della città di Verona e dei pescatori d’acqua dolce perché, vuole la memoria popolare, pescava egli stesso quanto gli serviva per la propria, parca, alimentazione. Generoso il culto che gli è stato tributato, non solo nell’area Veronese ma in varie località del nord Italia.

Anche nel Bresciano (complice la dominazione veneta) se ne è propagata la devozione: patrono di molte parrocchie diocesane, gli è intitolato il comune di San Zeno Naviglio. Ancora: nel centro di Brescia, in via Musei, si erge l’elegante chiesa di San Zeno al Foro.

Si ricordano anche: san Saba il Goto, martire; santa Vissia di Fermo, vergine e martire; sant' Alferio, abate.

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