Oggi si festeggia san Sebastiano

Si ricordano anche: san Fabiano, papa e martire; sant'Eusebio, eremita; la beata Maria Cristina dell'Immacolata Concezione, religiosa
San Sebastiano
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Il tema del martirio di san Sebastiano è stato molto frequentato dalla storia dell’arte: in pittura e in scultura, le raffigurazioni del giovane militare, legato ad un albero o ad una colonna, trafitto dalle frecce scagliate dai suoi stessi commilitoni, non si contano.

Chi era, storicamente? Se ne sa poco: di origini galliche da parte del padre e di madre milanese, viene educato cristianamente. È un militare stimato dall’imperatore Diocleziano, ma utilizza il proprio prestigio per prestare conforto ai cristiani rinchiusi in carcere a causa delle persecuzioni. Condannato a morte per questo, viene sepolto sulla via Appia. La data del martirio è considerata il 20 gennaio di un anno, a seconda delle fonti, identificato nel 288, nel 303 o nel 304. Fin qui, i limitati elementi storici.

La sua leggenda è stata invece veicolata da una Passio composta dal monaco Arnobio il Giovane: vi si racconta che, su ordine diretto di Diocleziano, un gruppo di soldati in aperta campagna avrebbe legato a un albero Sebastiano, per poi colpirlo con numerose frecce. Il martire sarebbe stato lasciato lì agonizzante perché fosse finito dagli animali selvatici. Una nobildonna romana, Irene, l’avrebbe però tratto in salvo e curato. Sebastiano, rimessosi in forze, sarebbe poi tornato da Diocleziano per contestargli l’odio contro i cristiani. L’imperatore, furibondo, lo avrebbe fatto fustigare fino ad accertarne la morte. Una seconda nobildonna, Lucina, avrebbe recuperato infine il corpo straziato del martire, dandogli sepoltura cristiana.

Si ricordano anche: san Fabiano, papa e martire; sant'Eusebio, eremita; la beata Maria Cristina dell'Immacolata Concezione, religiosa.

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