Oggi si festeggia san Leandro di Siviglia

Si ricordano anche: il beato Agnello; i santi Graziano e Felino, carpoforo e fedele; la beata Francesca
San Leandro di Siviglia
San Leandro di Siviglia
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Sant’Isidoro di Siviglia è uno degli scrittori più noti del Medioevo. Il fratello, san Leandro, viene festeggiato oggi. Leandro nasce a Cartagena intorno al 540. Morto il padre, si prende cura dei fratelli (Florentina, Fulgenzio e appunto Isidoro): diverranno tutti santi.

Leandro verso il 578 è nominato vescovo di Siviglia. In Spagna, al potere da oltre un secolo, ci sono i Visigoti, per la maggior parte aderenti all’eresia ariana. Leandro opera un apostolato sollecito, che porta a molte conversioni: tra queste, spicca quella di Ermenegildo, figlio del re Leovigildo. Tra i due scoppia un violento dissidio che si risolve con la condanna a morte del giovane: Leandro è costretto così a lasciare la Spagna. Vi rientrerà anni dopo, morendo intorno al 600.

Nel periodo dell’esilio, vive a Costantinopoli: si suppone abbia chiesto l’intercessione dell’imperatore d’Oriente, senza ottenere nulla. In quegli anni, tuttavia, si verifica una circostanza a lui favorevole: proprio a Costantinopoli conosce infatti il Legato apostolico (oggi diremmo Nunzio apostolico) in Oriente, con cui sviluppa un rapporto di profonda e duratura amicizia: quel diplomatico diventerà san Gregorio I, detto Magno, papa dal 590 al 604 e Dottore della Chiesa.

Si ricordano anche: il beato Agnello; i santi Graziano e Felino, carpoforo e fedele; la beata Francesca.

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