Oggi si festeggia san Giorgio

Chi fosse, davvero, il celeberrimo san Giorgio è un mistero. L’unico dato storico è rappresentato dalla notizia del suo martirio, collocabile in Palestina, all’inizio del IV secolo, forse nel 303.  Proprio sul luogo della sua sepoltura, a Lidda, viene poi eretta una basilica la cui importanza cresce man mano che il racconto leggendario delle sue gesta si diffonde per ogni dove.

La tradizione vuole infatti che Giorgio sia un nobile cavaliere cristiano, originario della Cappadocia: su un cavallo bianco arriva nel regno di Silene, in Cirenaica, dove da tempo un mostruoso drago viene placato a forza di sacrifici umani. Giorgio combatte e uccide il drago, riuscendo a salvare la vittima di turno, una principessa. Come ricompensa, non chiede oro o gioielli ma la conversione al cristianesimo di tutto il popolo

La vicenda rimanda ai precedenti mitologici di Perseo e Andromeda. Già a partire dal 1200, negli ambienti letterari e dottrinari, la legenda viene interpretata in chiave simbolica: il cavaliere che, indomito, affronta il drago è da intendersi come un simbolo della cristianità in opposizione alle forze del male. San Giorgio è patrono di molte città italiane (tra le altre, Genova, Campobasso, Ferrara), ma anche di Gran Bretagna, Portogallo e Lituania. Protegge cavalieri, scouts ed arcieri.

Si festeggiano anche: san Adalberto di Praga, vescovo e martire; il beato Egidio d’Assisi; la beata Elena Valentini da Udine, religiosa.