Oggi si festeggia il beato Venturino da Bergamo

Venturino appartiene alla famiglia De Apibus, ramo «de Lemine», originaria, cioè, di Almenno San Bartolomeo, a pochi chilometri da Bergamo. Il beato nasce a Bergamo il 9 aprile 1304 e muore a Smirne il 28 marzo 1346.
A quindici anni entra tra i Domenicani. Studia Teologia a Genova. Dopo l’ordinazione sacerdotale, riceve incarichi a Chioggia, Vicenza, Bologna. Torna poi a Bergamo. Le sue ferventi predicazioni, dalle connotazioni profetiche, ne determinano la popolarità. È anche considerato un taumaturgo.
Nel 1335 (rinnovando la tradizione delle compagnie dei flagellanti) promuove un corteo di pellegrini diretto a Roma: i partecipanti, vestiti di una sorta di gonna bianca, lungo il tragitto invocano «misericordia, pace e penitenza», attraversando campagne e città. Il desiderio di Venturino è quello di stimolare un processo di pacificazione sul territorio italiano, travagliato dai dissidi tra guelfi e ghibellini, ma il religioso viene invece preso per un agitatore di folle; l’iniziativa gli procura infatti l’ostilità di papa Benedetto XII e della curia avignonese: viene esiliato per otto anni.
In questo periodo, Venturino compone brevi trattati spirituali come De Spiritu Sancto, In Psalterio decacordo, De humilitate, De Profectu spirituali. In seguito, papa Clemente VI lo riabilita, conferendogli l’incarico di sensibilizzare i fedeli sulla crociata contro i Turchi.
Si ricordano anche: sant' Ilarione di Pelecete; san Cirillo di Elaiopoli; la beata Margherita da Verona, terziaria servita.
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