Oggi si celebra il beato Innocenzo da Berzo

Si festeggiano anche: il beato Giovanni Paolo I; san Vitale, martire; i santi Isauro, Felice, Ermia, Pellegrino e Basilio, martiri
Il beato Innocenzo da Berzo
Il beato Innocenzo da Berzo
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Papa Giovanni XXIII, che lo proclamò beato nel 1961, lo disse: «Un santo moderno, un santo per il nostro tempo». Il beato Innocenzo da Berzo (al secolo Giovanni Scalvinoni) nasce a Niardo, Brescia, nel 1844. Ordinato sacerdote nel 1867, è nominato vicerettore del Seminario a Brescia, ma viene esonerato nel giro di poco.

Fattosi Cappuccino, riceve il nome di fra Innocenzo. Trascorre la maggior parte della vita nell’eremo dell’Annunciata, a Cogno, dove malati e pellegrini chiedono di incontrarlo. Muore a Bergamo, il 3 marzo 1890. I Cappuccini lo celebrano oggi. Il santuario dell’Annunciata lo ricorda la domenica dopo il Perdono d'Assisi (cioè, dopo il 2 agosto). Il Martirologio Romano ne fa memoria il 3 marzo.

La vita del beato Innocenzo colpisce per l’assenza di avvenimenti esteriori. Anzi, le occasioni di impegno pubblico che il religioso affronta si risolvono in ripetuti fallimenti: a tratti è disprezzato dagli stessi confratelli per il carattere riservatissimo e il profilo improntato ad esasperata umiltà. Innocenzo spicca apparentemente, e sin da bambino, solo per la generosità che riserva ai poveri. Tuttavia, la sua vita interiore è fervida e intrisa di profondo amore per l’Eucarestia. I suoi scritti (alcune lettere, brani di diario, prediche) scolpiscono il ritratto di un’anima fiammeggiante, che trova la sua misura solo nell’abbandono più totale a Dio.

Si festeggiano anche: il beato Giovanni Paolo I; san Vitale, martire; i santi Isauro, Felice, Ermia, Pellegrino e Basilio, martiri.

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