Sala Libretti

Brescia Art Marathon, si va di corsa anche al cinema

Saranno tre gli appuntamenti, con ingresso gratuito, che nella sala del Nuovo Eden calamiteranno l’attenzione di atleti e non solo
Un'immagine della Brescia Art Marathon del 2018 - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine della Brescia Art Marathon del 2018 - © www.giornaledibrescia.it
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Due imprese estreme e la storia della maratona più famosa al mondo. L’avvicinamento alla Bam, la Brescia Art Marathon che animerà le strade della città domenica 10 marzo, sarà scandito anche dalla settima arte, quel cinema che molto spesso accende cineprese e riflettori sul mondo dello sport. Merito degli organizzatori della corsa bresciana, che di concerto con la Fondazione Brescia Musei e con il Comune hanno dato forma alle seconda edizione dell’iniziativa «Corri al cinema con la Bam», rassegna dedicata al mondo della corsa.

Saranno tre gli appuntamenti, sempre ad ingresso gratuito e con inizio alle 21,15, che nella sala del Nuovo Eden calamiteranno l’attenzione di atleti e non solo, tre proiezioni che accompagneranno la città alla grande festa, sportiva e comunitaria, del 10 marzo. La rassegna è stata presentata nella sala Libretti del Giornale di Brescia. Il compito di inquadrarla è toccato al dottor Gabriele Rosa, deus ex machina dell’organizzazione: «La nostra maratona raggiunge quest’anno la diciassettesima edizione. Abbiamo deciso di distinguere la nostra manifestazione dalle moltissime altre che si svolgono in Italia lanciando l’abbinamento con l’arte, scelta che ritengo vincente: Brescia è una città d’arte, ne siamo convinti, e la corsa è un fatto di cultura, al di là dell’aspetto sportivo e salutistico. Negli anni abbiamo organizzato mostre e concerti, ora attraverso questo festival del cinema della corsa puntiamo l’obiettivo su persone che nella loro vita hanno rappresentato che cosa significhi la corsa vissuta anche all’estremo».

Sì perché il calendario della rassegna predisposto da Loretta Pagliarini si aprirà il 19 febbraio con «Correre nel grande vuoto», il docufilm dedicato all’impresa di Marco Olmo alla Marathon des Sables, nel deserto del Sahara, che il boscaiolo piemontese diventato corridore a 48 anni ed oggi 70enne ha affrontato per ben venti volte. Olmo sarà in sala al Nuovo Eden, così come accadrà una settimana dopo, il 26 febbraio, con Stefano Miglietti. Il runner bresciano classe ’67 è il protagonista del film «10 maratone no stop», dedicato al record del mondo sulla distanza delle dieci maratone consecutive da lui realizzato nel gennaio del 2011.

Qualche accenno alle sue imprese ai limiti Miglietti l’ha fatto già in sede di presentazione, stimolato dalle domande del giornalista Claudio Venturelli. Ha ricordato gli allenamenti di dieci ore e le corse di notte per non togliere tempo alla famiglia, prima di svelare il «segreto» delle sue imprese, tra deserti di sabbia e di ghiaccio: «Penso che il 60% lo faccia la mente ed il 40 il corpo. Ma nei momenti difficili, in situazioni estreme, la testa arriva al 70%. Più di una volta, in quei casi, io sono stato spettatore dei dialoghi tra la mia mente ed il mio corpo: li ascolto volentieri e poi vince sempre la testa, visto che ce l’ho sempre fatta».

L’ultima serata, il 5 marzo, sarà dedicata al film «Run for your life - The Fred Lebow Story», che racconta la vita dell’«inventore» della maratona di New York. In sala ci sarà Gianni Poli, il bresciano che nel 1986 vinse nella Grande Mela. Momento comunitario. Dopo il film sulla corsa di New York l’attenzione tornerà a concentrarsi sulla Bam, su quella manifestazione che, come ha evidenziato il vicesindaco di Brescia Laura Castelletti, «è ormai uno stile di vita, un momento comunitario che ci insegna come vivere la città attraverso il movimento e che con l’attenzione ai temi culturali permette di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone». E allora tutti di corsa, anche al cinema.

Guarda la registrazione integrale della presentazione dell'iniziativa:

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