Sala Libretti

«A mente aperta», un romanzo tratto da una storia vera

Il libro di Daniela Affinita narra l'esperienza di una donna che scopre di avere un tumore al cervello. La presentazione in streaming il 7 giugno
La copertina di «A mente aperta», romanzo tratto da una storia vera, opera di Daniela Affinita - © www.giornaledibrescia.it
La copertina di «A mente aperta», romanzo tratto da una storia vera, opera di Daniela Affinita - © www.giornaledibrescia.it
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Lunedì 7 giugno alle 19, per il ciclo «Filo delle Idee», dalla Sala Libretti del GdB sarà presentato in diretta streaming il libro di Daniela Affinita «A mente aperta», che sarà in edicola con il Giornale di Brescia dall'8 giugno (8,80 euro più il prezzo del quotidiano). L’intero ricavato di AIRNO sarà destinato ai progetti in favore del malato neuro-oncologico consultabili sul sito www.airno.it.

L'autrice - giornalista che cura tra l'altro la trasmissione «Obiettivo Salute» sulle frequenze di Teletutto - interverrà assieme a Fabrizia Battagliola, presidente Airno (Associazione Italiana Ricerca Neuro-Oncologica), a Marta Pertichetti, neuropsicologa e responsabile del Servizio di Supporto Psicologico sul Territorio di Airno, a Pier Paolo Panciani, ricercatore UO Neurochirurgica Spedali Civili e responsabile del Cts (Comitato Tecnico Scientifico) di Airno. L'incontro, moderato da Maddalena Damini, direttrice artistica di Teletutto, sarà disponibile sia in diretta streaming che on demand sul nostro sito.

«A mente aperta» è tratto da una storia vera diventata soggetto di un romanzo. La protagonista Stefania, giovane donna colta da un tumore al cervello nel pieno della sua brillante carriera, è capace di comprendere, reagire e combattere con forza la malattia. Assieme ai medici è un personaggio reale (anche se i nomi sono di pura fantasia).

L’obiettivo è quello di far capire cosa significa affrontare un intervento neurochirurgico completamente coscienti, nella delicata posizione di dover partecipare attivamente ad ogni parte dell’operazione con la consapevolezza di poter perdere l’uso della parola, dei movimenti, della memoria o delle emozioni proprio durante quei delicati momenti. Un ulteriore messaggio è quello di far conoscere i «segreti» della neurochirurgia e degli interventi coscienti al cervello, per eliminare falsi miti e paure che possano danneggiare la fiducia di pazienti e famiglie.

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