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Sicurezza stradale, UniBs ateneo per il Piano Nazionale 2030

L'Università degli Studi di Brescia selezionata con il CeSCAM dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
L'attenzione del Ministero sulla sicurezza stradale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L'attenzione del Ministero sulla sicurezza stradale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Anche l’Università degli Studi di Brescia, insieme all’Università di Roma La Sapienza e agli Atenei di Roma Tre, Firenze e Cagliari, contribuirà alla stesura delle linee guida alla base del nuovo Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030, secondo l’accordo siglato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

La stesura del Piano rappresenta un primo passo per la messa a punto della strategia con cui l'Italia affronterà, nei prossimi dieci anni, il tema della sicurezza stradale. L’obiettivo della collaborazione è quello di rilanciare la strategia di contrasto e prevenzione degli incidenti con una nuova visione e un nuovo approccio, che punti alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, riducendone i fattori di pericolosità, senza limitarsi ad attribuire la responsabilità dei sinistri unicamente a chi sta alla guida.

Nelle linee guida alla base del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, su impulso del MIT, entreranno anche focus specifici sull’incidentalità giovanile, legata alla frequentazione dei locali notturni, sulla sicurezza delle zone scolastiche e su progetti di assistenza alle vittime dei sinistri.

L’Università degli Studi di Brescia è già da tempo attiva sui temi della sicurezza stradale e della mobilità urbana grazie al contributo del Centro Studi Città Amica per la sicurezza nella Mobilità (CeSCAM).

Il Centro, diretto dal Mobility Manager dell’Ateneo Giulio Maternini, rappresenta ad oggi l'unico ente di ricerca universitario lombardo con competenze nell'ambito della sicurezza stradale.

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