La Regione taglia i fondi: via le borse di studio in università

È stata una sorpresa amara quella arrivata martedì a ben 696 studenti bresciani che avevano fatto richiesta per ottenere le borse di studio.

Dopo un’attesa di oltre due settimane rispetto alla data di pubblicazione della graduatoria, ben 696 studenti su 1.128 hanno visto i propri nomi elencati sotto la voce «idonei non beneficiari», ovvero il 57% del totale. Dopo un veloce tam tam sul web, l’arcano è stato ben presto svelato: la Regione Lombardia ha tagliato i fondi per l’Università e le relative borse di studio. E la discussione sul taglio orizzontale si è poi scoperto essere alla base dello stesso ritardo della pubblicazione rispetto alla data annunciata del 4 dicembre.

Secondo gli accordi stipulati tra Regione e Università, la Statale copre le spese delle borse di studio per circa 200mila euro, mentre il resto è in carico al Pirellone, per una cifra che supera abbondantemente il mezzo milione di euro riservata alle borse di studio della Statale. Ma è proprio il finanziamento regionale che manca all’appello.

La conseguenza è presto detta: soltanto il 43% degli studenti (532 giovani) risultati idonei riceverà il sostegno; il restante 57%, pur avendone diritto, non ne potrà beneficiare. Per chiedere il ripristino immediato dei fondi regionali, l’Udu Brescia ha avviato una mobilitazione invitando tutti gli studenti a scrivere all’assessore al Bilancio Davide Carlo Caparini e agli uffici competenti della Regione.

«Chiediamo che la Regione stanzi tutti i fondi necessari alla copertura delle borse di studio - dice la coordinatrice di Udu Brescia Azra Hasani -. Non accettiamo che esista la figura dell’idoneo non assegnatario. L’unica prospettiva arrivata ai 696 studenti esclusi è che nel 2019 potrebbero arrivare altre erogazioni, ma l’eventualità non ci rassicura».