Scuola

Con il metodo del bresciano Andreoletti, la scienza è uno spasso

Il docente bresciano ha sviluppato progetti di apprendimento con altri Paesi europei
Federico Andreoletti con alcuni studenti - © www.giornaledibrescia.it
Federico Andreoletti con alcuni studenti - © www.giornaledibrescia.it
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Chi ha sempre pensato alla scuola italiana come regno incontrastato della letteratura, del latino e della storia, ma con un ruolo ancillare, rispetto al resto d’Europa e agli Stati Uniti, nello studio delle materie scientifiche, dovrà presto ricredersi. E uno degli esempi più brillanti dell’eccellenza didattica italiana nell’insegnamento delle «hard sciences» arriva proprio da Brescia.

Federico Andreoletti è docente di fisica al liceo Don Bosco e presidente dell’associazione scientifica «Aghi magnetici», attraverso la quale ha iniziato a sviluppare progetti anche nelle scuole primarie e secondarie di primo grado: «Credo che uno degli aspetti fondamentali - spiega Andreoletti - sia innescare fin dall’infanzia la curiosità verso le discipline scientifiche, facendole percepire ai bambini come strumenti in grado di generare la meraviglia della scoperta».

Da questa prospettiva sono nati laboratori e progetti, che nel tempo sono diventati sempre più strutturati, fino a coinvolgere scuole di altri Paesi europei. È il caso di «Beyond the water», nato nel 2017 quando Andreoletti, al Science on Stage festival di Debrecen, in Ungheria, incontrò i docenti Emma Crisell, del Regno Unito, e Nataliya Kazachkova, dell’Ucraina. «L’obiettivo - racconta Andreoletti - era fare della scienza un collante tra culture, mettere in contatto ragazzi di diverse nazionalità attraverso gli esperimenti scientifici, stimolandoli a condividere le proprie esperienze e a porre sfide e quesiti». Nello specifico, «Beyond the water», oltre che in Ucraina e nel Regno Unito, è attivo in tre scuole primarie bresciane (Marcolini, Bertolotti e Deledda), dove ogni anno guida circa 180 bambini alla scoperta delle leggi scientifiche attraverso esperimenti che partono da una semplice materia prima: l’acqua.

Ne sono derivate esperienze come «La bolla di sapone statica», «Marmo all’hydrogel», «Gocce d’olio nell’acqua» e «Fluidi non newtoniani». Tanti i temi e le discipline implicati: dallo studio della luce e dei colori, alla forza di gravità, la meteorologia, l’inquinamento atmosferico, la chimica, la biologia e la fisica… Dopo la presentazione dei progetti in classe, i ragazzi si mettono alla prova con gli esperimenti e successivamente ne condividono processo e risultati con i compagni in aula e con gli studenti stranieri.

Andreoletti è attivo a livello internazionale: lo scorso anno si è recato in Ucraina per portare il progetto in cinque scuole di Kharkiv e nelle prossime settimane sarà ad Harrogate, in Inghilterra. Non solo. «Beyond the water» sarà presentato al festival scientifico internazionale «Science on Stage», che si svolgerà ad ottobre in Portogallo.

 

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