Da Vinci 4.0

Da Vinci 4.0, dopo due anni si torna in classe con Temporelli

Nelle prossime settimane 90 studenti a lezione di nuove tecnologie e rivoluzione culturale
La formazione hi-tech con il GdB torna nelle scuole - © www.giornaledibrescia.it
La formazione hi-tech con il GdB torna nelle scuole - © www.giornaledibrescia.it
AA

Il progetto Da Vinci 4.0 finalmente torna in classe. In presenza, dopo oltre un anno di contatti e interscambi perlopiù digitali. È stato infatti messo a punto il calendario degli appuntamenti con il divulgatore scientifico Massimo Temporelli nelle sei scuole candidate alla sfida tecnologica di questa edizione. Il fondatore di The FabLab, partner del nostro progetto insieme a Talent Garden, nelle prossime due settimane incontrerà infatti i novanta studenti, suddivisi in nove team, che sono in gara per conquistare l’hackathon 2022.

È questa dunque la componente «physical» del nuovo Da Vinci 4.0: mentre i contenuti digitali del «design thinking» saranno caricati sul portale www.davinciquattropuntozero.it, Temporelli non rinuncia all’interazione in presenza nelle aule, perché «quando gli uomini portano valore nel reciproco incontro - aveva affermato - quello è un momento imprescindibile».

Lezioni dal vivo

Si parte quindi lunedì prossimo, 24 gennaio, con la prima lezione all’istituto tecnico Cerebotani di Lonato, la scuola campione in carica. Dopo il doppio podio dello scorso anno (primo e secondo posto), l’istituto gardesano punta al bis, schierando ben tre squadre: «Tecno élite 2.0» guidata dal professor Paolo Rossi e composta da quindici studenti, i tredici ragazzi di «I will do the best I can» coordinati dal professor Giovanni Maria Fusco, e i sei del team «Sciurus» del professor Massimiliano Masetti.

Alla sua prima partecipazione all’hackathon è invece il liceo Don Bosco di Brescia, dove il fondatore di The FabLab sarà ospite giovedì 27 gennaio. Qui sono due le squadre in sfida, composte da otto studenti in tutto. «Esperienze come questa forniscono ai ragazzi un valore aggiunto - commenta il preside del Don Bosco Marco Begato -. Consentono di stimolare la creatività applicandola alla realtà». Nella stessa giornata Temporelli incontrerà anche gli undici studenti del team «Tuxedo Penguins», che frequentano il liceo Guido Carli di Brescia. «Per i ragazzi è uno stimolo - assicura il dirigente scolastico Andrea Bernesco Lavore -, un modo per ragionare fuori dagli schemi e formulare, dal punto di vista teorico, possibili soluzioni a problemi pratici».

A febbraio

I 90 partecipanti sono divisi in team - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
I 90 partecipanti sono divisi in team - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Gli ultimi appuntamenti nelle scuole per Temporelli saranno a febbraio, quando sarà il turno del liceo Copernico di Brescia, che per il primo anno partecipa al Da Vinci 4.0 con il team «Copair» composto da quattro ragazzi guidati dal professor Roberto Bianco, e dell’istituto Primo Levi di Lumezzane, che è invece alla sua terza sfida tecnologica, e ha nel suo palmares la vittoria della prima edizione. Quest’anno schiera la squadra «Teknomech»: dodici studenti guidati dai professori Edoardo Calabrese e Maurizio Maritato. Furono proprio mi ragazzi del Primo Levi a aggiudicarsi la prima edizione della sfida hi-tech, nel 2019.

Nei primi giorni di febbraio Temporelli incontrerà anche gli studenti del liceo Luzzago di Brescia, che per la seconda volta partecipa al progetto Da Vinci 4.0. Sono in tutto ventuno, raggruppati in un’unica squadra: i «Back to the Green», seguiti dalla professoressa di Fisica Elena Jarrar. «Dai primi incontri con gli studenti coinvolti - spiega la docente - sono emerse molte e diverse ipotesi di lavoro. Alla luce del tema della promozione della sostenibilità ambientale, il Liceo Luzzago ha deciso di rispondere alle domande "quale problema vogliamo risolvere?" e "come possiamo risolverlo?", cercando così di trovare risposte che fossero concretamente realizzabili sul territorio».

Icona Newsletter

@Tecnologia & Ambiente

Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia