Da Vinci 4.0

Arte e innovazione: il Vantini di Rezzato verso l’hackathon di Da Vinci 4.0

L’istituto professionale partecipa con studenti delle aree Meccanica e Marketing territoriale
L’istituto Vantini di Rezzato si è scritto alla quarta edizione di Da Vinci 4.0 con due squadre - © www.giornaledibrescia.it
L’istituto Vantini di Rezzato si è scritto alla quarta edizione di Da Vinci 4.0 con due squadre - © www.giornaledibrescia.it
AA

In prima linea nella quarta rivoluzione industriale ci sono loro, gli studenti degli istituti professionali, che da subito si troveranno catapultati nel mondo del lavoro. E che avranno di fronte una triplice sfida: innovare con le tecnologie, per risolvere i problemi del passato, e non crearne di nuovi nel presente.

Il progetto Da Vinci 4.0, ideato dal Giornale di Brescia in collaborazione con Talent Garden e The FabLab, fa tappa al Cfp Vantini di Rezzato (il racconto dell’incontro nello speciale in onda stasera alle 20.15 su Teletutto), che si rimette in gioco dopo un terzo posto nella seconda edizione e un anno «sabbatico». (Qui è possibile rivedere la tappa al Cerebotani di Lonato).

Torna in lizza con due team, Vantini 1 e Vantini 2, composti rispettivamente da tre studenti ciascuno. «Abbiamo aderito nuovamente molto volentieri - commenta Ilaria Apostoli, coordinatrice didattica della scuola -, anche perché nel 2021 siamo stati tra i premiati, con grande orgoglio soprattutto dei nostri studenti. Quest’anno partecipiamo con due squadre, una del corso di Meccanica e macchine utensili e l’altra del nostro nuovo corso di Marketing territoriale». «È una sfida - aggiunge Stefano De Angeli, docente di riferimento dell’area Meccanica - perché ci cimenteremo con l’approccio artistico, ma i ragazzi sono entusiasti del tema scelto».

Il focus

L’acqua, un bene primario oggi più che mai attuale, sta infatti molto a cuore agli studenti del Vantini. «Fare un progetto di sensibilizzazione su questo tema mi sembra molto intelligente - commenta Giona Gotti della classe prima Marketing -, perché è un bene prezioso per tutti che sta venendo ignorato da molti». «È una risorsa che in molti Paesi manca - concorda Lorenzo Cerri della quarta Meccanica - quindi è un tema molto delicato di cui parlare». E Riya Chauhan della seconda Marketing aggiunge: «Il progetto è molto interessante perché può aiutare le generazioni future, dato che l’acqua è un bene che sta scarseggiando».

Non è però solo l’impegno ambientale ad aver convinto gli studenti del Vantini a cimentarsi nell’hackathon del Da Vinci 4.0, ma anche la possibilità di sperimentarsi con le nuove tecnologie. «Mi sembra un progetto molto interessante - commenta Marsel Deogjoni della seconda Marketing -, dove la creatività è un punto forte e serve a sensibilizzare le persone». «Utilizzo le nuove tecnologie abbastanza spesso - assicura Harry Latiff della prima Marketing -, e approfondirle è molto istruttivo».

Del resto, tecnologie e sostenibilità ambientale oggi formano un binomio inscindibile. «Guardando la storia degli ultimi trecento anni si vede chiaramente che la vita dell’uomo è migliorata - spiega Massimo Temporelli, fondatore di The FabLab e divulgatore scientifico -. Focalizzandoci solo sulla nostra specie, potremmo dire che la tecnologia aiuta il progresso e l’evoluzione. In realtà poi, se si allarga la lente, si vede quanto l’essere umano col suo sviluppo abbiamo sottratto agli ecosistemi». E aggiunge: «La quarta rivoluzione industriale, oltre a introdurre nuove tecnologie, non deve impattare come quelle precedenti sugli ambienti in cui viviamo».

Con Confindustria Brescia

Robotica, extended reality, prototipazione rapida e manifattura digitale, ma anche blockchain e cybersecurity. Questi sono i grandi nomi della tecnologia che stanno descrivendo il nostro presente, ma che non devono spaventare gli studenti: una buona idea può nascere anche dalle tecnologie più semplici e conosciute.

«Da Vinci 4.0 vuole invitare i ragazzi ad assaggiare gli ingredienti del nostro presente - chiarisce Matteo Villa, learning specialist di The FabLab -, per cui sicuramente noi li stimoliamo sulle tecnologie più all’avanguardia, tenendo conto anche delle dotazioni che hanno nelle loro scuole. Però non vogliamo che questo sia un limite e possa spaventarli, perché una buona idea non deve necessariamente essere all’avanguardia nei suoi primi step: questo è il senso vero e proprio del prototipo».

Un approccio creativo, infatti, sa utilizzare anche strumenti semplici per muovere i primi passi, per cui è fondamentale conoscere, aumentare lo sguardo ma senza farsi spaventare. «Invitiamo i ragazzi a cogliere le occasioni fornite dalle tecnologie che hanno a portata di mano - prosegue Villa -, come per esempio le piattaforme digitali e di creazione fruibili online».

Tra queste, ovviamente, c’è il portale davinciquattropuntozero.it, sul quale The FabLab mette a disposizione degli studenti i corsi di formazione, destinati ad approfondire in modo verticale le tecnologie adeguate a sviluppare il loro progetto, tra cui elettronica programmabile, prototipazione e stampa 3D.

Tecnologie che torneranno poi utili ai giovani nel mondo del lavoro. «Il mercato sta cambiando rapidamente - conferma Laura Galliera, responsabile dell’Area Education e del Capitale Umano di Confindustria Brescia, partner del Da Vinci 4.0 -. Uscire dagli schemi per noi è importante, viste le sfide che le nostre imprese hanno dovuto affrontare negli ultimi anni e soprattutto quelle che si trovano davanti». E aggiunge: «Il Vantini è un istituto professionale dove ci sono ragazzi che hanno scelto un percorso che li inserirà direttamente nel mondo del lavoro. A questi giovani chiediamo di modificare la loro prospettiva, di cambiare ottica, e portarla nelle nostre imprese per trasformare anche la visione delle aziende».

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia