Scuola

Data journalism e social media: la sfida a Fuoriclasse

Nella seconda puntata su Teletutto protagonisti i ragazzi di Abba-Ballini e del Don Milani
La web reputation è sempre più importante, anche sul lavoro
La web reputation è sempre più importante, anche sul lavoro
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Nuova puntata per «Fuoriclasse», il programma di Teletutto condotto da Davide Briosi e Fabio Gafforini dedicato all’alternanza scuola lavoro - che ora ha preso il nome di progetto PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento - «Class in action» del Giornale di Brescia. Protagonisti della seconda puntata del programma fatto dai giovani per i giovani, andata in onda ieri sera, gli studenti di due scuole superiori della provincia: l’Abba Ballini di Brescia e il Don Milani di Montichiari, che hanno raccontato come sia stata la loro settimana alla prova con il data journalism, il giornalismo dei dati. Ospite della puntata Andrea Bosetti, imprenditore nel campo del digitale e dei social media, per parlare di web reputation e nuove professioni digitali.

«Quello della web reputation è un tema che negli ultimi anni ha rappresentato un qualcosa di sempre più importante - ha spiegato Bosetti -. In questo momento c’è anche una responsabilità sociale: i social media sono il nostro canale di informazione e relazione principale, e proprio per questo tutti abbiamo la responsabilità di utilizzarli in maniera educata e proattiva. Si dice che il web sia spazzatura: vero, ma perché non tutti lo impreziosiscono con le proprie esperienze positive».

L’esperienza

Prima di addentrarsi nei diversi argomenti, gli studenti hanno raccontato la loro esperienza: «Sono state 40 ore abbastanza impegnative, tra formazione e realizzazione del progetto finale - ha detto Anna del Don Milani - abbiamo ricevuto soft skills che credo possano esserci utili nel futuro». «Abbiamo imparato trucchetti nella ricerca dei dati che potranno servirci anche per informarci meglio», le ha fatto eco Asia dell’Abba-Ballini.

Le nuove professioni digitali permettono di lavorare in team con persone che vivono a migliaia di chilometri, mettendo a confronto professionalità diverse e che nascono da territori diversi: nel presente queste professioni consentono di lavorare insieme in maniera intelligente.

Social

La chiusura non poteva che essere focalizzata sui social network e sulle nuove frontiere: «L’evoluzione dei social media non è tanto dal punto di vista tecnico, quanto un cambiamento di racconto, di comunicazione - ha spiegato Bosetti, in collegamento da Dubai, prendendo come spunto proprio l’intervento in diretta con i ragazzi -. Per quello che è successo negli ultimi anni, per il nuovo approccio che abbiamo avuto con il mondo digitale. Con i social media oggi bisogna raccontare la verità: non si può più costruire un’immagine ideale, ma bisogna essere sinceri e trasparenti e fare vedere come siamo davvero».

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