Scienza

Ricerca. Kilometro Rosso, dove il cemento è... trasparente

Nel centro che sorge alle porte di Bergamo si aggiunge anche il laboratorio i.lab. per i materiali del futuro di Italcementi.
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Il Dna dell'innovazione è lungo mille metri, adagiato su una linea parallela all'autostrada A4 in prossimità di Bergamo.
Porta il nome di Kilometro Rosso il parco scientifico e tecnologico realizzato alle porte di Bergamo dove sorgono insieme una serie di importanti centri di ricerca, laboratori di primarie aziende high-tech e istituzioni scientifiche.
Quando sarà completato (lo è già in buona parte) 3mila addetti lavoreranno in quest'area di aggregazione di imprese e centri di ricerca, progettata per sviluppare al meglio collaborazioni e sinergie e usufruire di una larga gamma di servizi comuni, materiali e immateriali, per il sostegno della ricerca e sviluppo dell'innovazione tecnologica.
Tra un anno esatto è prevista l'inaugurazione di i.lab, il nuovo Centro di Ricerca e Innovazione di Italcementi in fase di costruzione, progettato dall'architetto americano Richard Meier.
L'edificio si sviluppa su uno spazio di 11mila metri quadrati - di cui 7.500 adibiti esclusivamente alla ricerca - e ha l'ambizione di rispondere ai requisiti, anche i più stringenti, in materia di risparmio energetico e di qualità innovativa della progettazione.
Il primo capitolo della svolta innovativa riguarda la struttura, che sarà in grado di ottenere un risparmio di energia fino al 60% rispetto al riferimento della normativa in vigore, grazie sia alle modalità di costruzione e ai materiali dell'involucro, sia all'utilizzo di fonti rinnovabili.
L'edificio, dove si trasferiranno oltre un centinaio di ricercatori, è stato progettato ed è realizzato nel rispetto del Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), la più importante e rigorosa certificazione al mondo in materia energetica e ambientale. All'interno di i.lab lavoreranno ingegneri, tecnici e ricercatori che produrranno un mix di conoscenze ad alto valore aggiunto, necessario per raggiungere gli ambiziosi obiettivi in termini di ricerca e innovazione.
Per il rivestimento di i.lab è impiegato TX Active®, il cemento «mangia-smog» già utilizzato dall'architetto Richard Meier per la Chiesa Dives in Misericordia di Roma. Nel nuovo i.lab gli elementi strutturali in calcestruzzo bianco (pilastri e gusci di copertura) hanno richiesto lo sviluppo di un calcestruzzo bianco ad alta resistenza, fibrorinforzato e in grado di rispondere ai requisiti di resistenza statica, durabilità e inalterabilità nel tempo. Il cemento a base TX Active® soddisfa queste esigenze strutturali ed estetiche alle quali affianca l'azione fotocatalitica antismog attivata dalla luce del sole.
Per i rivestimenti di i.lab è impiegato anche il nuovo cemento termico i.clime®, un materiale all'avanguardia sul fronte del risparmio energetico, utile per la produzione di calcestruzzi con coefficienti di conducibilità termica molto bassi grazie alla presenza di aggregati vetrosi da riciclo, come schermi di tv e computer, altrimenti difficilmente recuperabili.
Il «cemento termico» contribuisce a mantenere l'edificio fresco d'estate e caldo d'inverno, pur conservando le stesse caratteristiche di durabilità e resistenza dei calcestruzzi tradizionali e garantendo la totale riciclabilità dei materiali al termine del naturale ciclo di vita dell'opera.
Alcune pareti di i.lab sono realizzate con i.light®, il nuovo «cemento trasparente», ideato dai laboratori Italcementi e utilizzato per la prima volta nel Padiglione Italiano all'Expo 2010 di Shanghai. i.light® consente alla luce di filtrare attraverso le pareti grazie a un'innovativa formulazione di cemento e additivi. La straordinaria fluidità del materiale lega al pannello di calcestruzzo una matrice di resine plastiche, che hanno prestazioni di trasparenza migliori delle fibre ottiche (sperimentalmente utilizzate finora in questo campo), ma soprattutto costano molto meno, consentendone l'applicazione su larga scala.
i.lab è dotato di un impianto geotermico, che assicura caldo d'inverno e fresco d'estate. Per l'edificio sono stati predisposti 51 pozzi, che scendono nel terreno fino a una profondità di 100 metri dal livello stradale per garantire lo scambio termico con il sottosuolo.
L'impianto geotermico è articolato su 3 anelli con 3 pompe di calore e contribuisce al riscaldamento d'inverno e al raffrescamento nei mesi caldi, con un risparmio energetico fino al 50% nel primo caso e fino al 25% nel secondo.
Per costruire i.lab vengono utilizzati materiali da riciclo, come richiesto dalla certificazione energetico-ambientale, che prevede la messa a punto di un efficiente piano di impiego di prodotti riciclati e/o prodotti localmente.
Per la realizzazione dei massetti, delle fondazioni e dei muri perimetrali della struttura sono stati impiegati calcestruzzi con inerti riciclati, provenienti da demolizioni o scorie d'alto forno, recuperati a una distanza non superiore a 800 chilometri dal cantiere.
Il Kilometro Rosso quindi è un Parco scientifico tecnologico che sorge lungo l'autostrada A4 alle porte di Bergamo: un luogo che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all'innovazione. Ispirato alla multisettorialità ed alla interdisciplinarietà, è un campus che valorizza il dialogo tra cultura accademica, imprenditoriale e scientifica, la complementarietà e la specializzazione.
La mission è quella di incentivare la crescita di un distretto della conoscenza, dell'innovazione e delle alte tecnologie, creando un punto di aggregazione di imprese dalla forte propensione innovativa. Il Censis lo promuove fra i primi dieci centri in Italia.

Eugenio Sorrentino

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