Oggi si ricorda Sant'Andrea Apostolo

Si festeggiano anche: il beato Giovanni Garbella da Vercelli, Santa Maura di Costantinopoli, il beato Federico da Ratisbona
Sant'Andrea Apostolo
Sant'Andrea Apostolo
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Oggi le Chiese d'Oriente e d'Occidente festeggiano sant'Andrea Apostolo, denominato «Protocleto», cioè «primo chiamato» in quanto è il primo tra i discepoli del Battista ad essere chiamato da Gesù, presso il Giordano. Nato a Betsaida, pescatore, muore a Patrasso intorno al 60, martirizzato: è appeso a testa in giù ad una croce detta «decussata», cioè a forma di X, poi chiamata «croce di sant’ Andrea». È lo stesso Andrea a chiedere ai suoi aguzzini di morire in questo modo, perché non si sente degno di subire lo stesso martirio del Salvatore. Secondo la Legenda aurea sant’Andrea va incontro al martirio con queste parole: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia».

Alcuni storici gli attribuiscono l’evangelizzazione di varie terre: secondo san Gregorio di Nazianzo, l'Epiro; secondo Eusebio di Cesarea, la Scizia. San Girolamo e Teodoreto ne documentano invece la presenza in Grecia. È patrono della Scozia, dell’Ucraina e della Russia: qui Pietro il Grande gli intitola un ordine cavalleresco. Alcune sue reliquie, in origine a Costantinopoli, con la IV Crociata sono portate in Italia e conservate ad Amalfi. Una parte del capo, dapprima in San Pietro, nel 1964 è stata consegnata da papa Paolo VI al patriarca ortodosso di Atene, in segno di ecumenismo.

Si festeggiano anche: il beato Giovanni Garbella da Vercelli, sacerdote domenicano; Santa Maura di Costantinopoli, martire; il beato Federico da Ratisbona, confessore.

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