Oggi si festeggia la beata Paola Gambara Costa

La vita della beata bresciana Paola Gambara Costa (contessa, nata a Verolanuova nel 1473 e morta il 24 gennaio 1515), che la Diocesi di Brescia festeggia oggi, assomiglia ad un romanzo. A dodici anni, nonostante la forte inclinazione religiosa, è data in sposa al nobile Ludovico Antonio Costa, ricchissimo signore di Bene Vagienna, località in provincia di Cuneo.
Paola si dedica alla preghiera e alla carità ai poveri, spesso di nascosto dal marito. Costa è licenzioso e crudele: invaghitosi di un’altra donna, fa vivere quest’ultima nel palazzo di famiglia, imprigionando la moglie in una torre. Quando l’amante dell’uomo si ammala, Paola le sarà vicina fino alla morte. Si ammala poi Costa: la devozione che la donna (fattasi Terziaria Francescana) gli riserva ne determina la conversione.
Le occasioni in cui Paola si dimostra generosa con i bisognosi non si contano: alla morte il popolo comincia a considerarla santa. Si raccontano anche veri e propri miracoli: per esempio, botti di vino, svuotate dalla beata per farne dono ai poveri, si sarebbero improvvisamente riempite ad un suo gesto. L’episodio prodigioso più celebre vede Paola cercare di uscire dal castello con un grembiule colmo di pane per gli affamati: è bloccata dal marito, che pretende di vedere cosa stia trasportando. Ad un’invocazione della beata, il grembiule si riempie di rose, nonostante si sia in inverno. Da allora Costa non ostacolerà più le azioni caritatevoli della moglie. Il Martirologio Romano celebra la beata nella giornata di domani.
Si ricordano anche: santa Messalina di Foligno, martire; san Amasio, vescovo; il beato Giovanni Infante, mercedario.
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