Oggi si celebra sant’Ignazio da Santhià

Si festeggiano anche: santi Innocenzo e Vitale, martiri; san Silvano di Levroux, eremita; il beato Vincenzo Pelufo Corts Sacerdote e martire
Sant’Ignazio da Santhià
Sant’Ignazio da Santhià
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Sant’Ignazio da Santhià (al secolo Lorenzo Maurizio Belvisotti) nasce nella località vercellese nel 1686. Muore il 22 settembre 1770. L’ordinazione sacerdotale data al 1710. Sei anni dopo entra tra i Cappuccini di Chieri, sperando di poter diventare missionario. Per tredici anni è maestro dei novizi a Mondovì, poi è inviato, come cappellano militare, tra i soldati dell'esercito sabaudo ricoverati negli ospedali di Asti, Alessandria e Vinovo dopo le battaglie (contro francesi e spagnoli) legate alla Guerra di successione austriaca (1740-1748).

Terminata la fase bellica, Ignazio entra nel convento del Monte dei Cappuccini di Torino, dove acquisisce fama di santità. Passa i successivi ventitré anni operando un apostolato zelante. In questa stagione diventa popolare per gli eventi prodigiosi che gli vengono attribuiti: i fedeli prendono a chiamarlo «il santo del Monte». Molti protagonisti della scena politica ed ecclesiastica gli manifestano devozione: oltre alla famiglia reale, spiccano l'arcivescovo di Torino, Giovanni Battista Roero, il primo vescovo di corte, cardinale Vittorio Delle Lanze, il gran cancelliere Carlo Luigi Caisotti di Santa Vittoria.

Le reliquie di Ignazio si trovano nella sua amatissima chiesa del Monte dei Cappuccini. La beatificazione risale al 1966, la canonizzazione al 2002.

Si festeggiano anche: santi Innocenzo e Vitale, martiri; san Silvano di Levroux, eremita; il beato Vincenzo Pelufo Corts Sacerdote e martire.

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