Scuola

(Oggi) parliamo di… (futuro!)

Webinar e group: due luoghi d’incontro e confronto per esplorare temi d’interesse come la libertà, l’ansia, il futuro.
(Oggi) parliamo di… (futuro!)
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Con il Progetto Oasi Intendiamo dare occasioni di incontro e confronto con i/le ragazzi/e su tematiche di loro interesse. Oggi vi presentiamo il nostro primo webinar:

Parliamo di… Futuro | Webinar
Giovedì 23 aprile, dalle 17:30 alle 18:10.

Conduce il Prof. Marco Basile.

Ospite Manuele Pedretti, psicologo e psicoterapeuta della cooperativa Il Calabrone.

Partecipano Giaele, Giulia, Luca, Luca, Paolo, studenti di Brescia e provincia. 

Per partecipare, collegati al webinar tramite il link https://bit.ly/parliamodifuturo.
Sarà l’occasione per ascoltare, domandare e riflettere insieme sul futuro di tutti noi.

Questa proposta è nata insieme ad un gruppo di studenti della scuola secondaria. Con loro già da qualche giorno stiamo sperimentando il confronto virtuale su alcune tematiche di loro interesse attraverso delle videochiamate di gruppo: le abbiamo chiamate Group Parliamo di… Con il contributo esperto dello psicoterapeuta Manuele Pedretti abbiamo dato e daremo spazio al confronto e al dialogo in piccolo gruppo su temi quali libertà, costrizione, futuro, ansia… Questa è una sintesi della prima “puntata”, che abbiamo deciso di dedicare al tema Ansia.

La conduzione del gruppo è affidata dal Professor Basile che ci introduce ai significati di questa particolare esperienza con una suggestiva narrazione:

«Alcuni anni orsono mi trovavo in Tunisia con amici per una vacanza e lì nacque in noi l’idea di una escursione nel Sahara verso l’oasi di Douz. Fu un viaggio affascinante: avvolti dal caldo, a tratti asfissiante, a dorso di dromedari, ci inoltrammo nel deserto silenzioso. In quella atmosfera ai limiti della sospensione vitale ebbi modo di assaporare il profumo del silenzio e riascoltare dentro di me pensieri e parole, che avevo come rinchiuso nel profondo di me stesso. Lo scrigno segreto dei miei sogni, delle mie attese, delle speranze, delle sconfitte, dei mancati incontri miracolosamente si apriva davanti a me passo dopo passo.

Il viaggio della carovana era fatto da tante solitudini messe in fila, perché era difficile comunicare con i miei amici: il vento sollevava la sabbia e bisognava rispettare le distanze fra un animale e l’altro. In tutti un sogno: quello di vedere presto davanti a noi l’oasi di Douz. Ecco oggi intorno a noi il deserto, l’abbandonato luogo dal silenzio innaturale, che il corona virus ci ha imposto. Tutti siamo in cammino soli, nelle nostre case, ad attendere l’arrivo nell’oasi per poter tornare a ritrovarci, a parlarci, ad abbracciarci, a riscoprire negli occhi dell’altro i tratti umani che le mascherine ci hanno cancellato temporaneamente. Eppure questo nostro viaggio di attraversamento non ci impedisce di comunicare. Il vento e la sabbia non fermano la nostra comunicazione. Possiamo grazie alla tecnologia entrare in relazione con gli altri: vederci, parlarci, sorridere, piangere con loro, virtualmente anche pranzare insieme. Ma il viaggio si anima anche dei nostri pensieri, dei nostri desideri, dei nostri sogni.

Pensando a questo e ai giovani, per i quali spendo la mia vita di insegnante mi piacerebbe creare “un’oasi” virtuale, dove fermarmi e poter parlare fra noi di quanto questa sospensione di vita ha portato a galla e poterla condividere con gli altri. Creare, cioè, uno spazio di riflessione e di ascolto in cui i ragazzi possano con libertà e spontaneità raccontare e raccontarsi, sentire e sentirsi, parlare e parlarsi. La scuola ha trovato forme palliative per sopperire alla didattica, ma l’incontro umano non è sempre facile poterlo ricreare.

Noi insegnanti siamo preoccupati, e a volte soffocati dall’ansia del programma da svolgere, della valutazione da dare e non siamo tutti capaci di riuscire a passare “umanamente” attraverso un computer. Sinceramente poi credo che tutti i docenti stiano facendo più di quanto si possa loro richiedere. Io non penso di poter insegnare nulla di meglio di quanto già i colleghi fanno ogni mattina, ma forse posso mettere in campo la mia umanità, che nasce prima di ogni cosa del mio bisogno di comunicare con gli studenti. Mi manca quello scambio umano che ricevo ogni mattina suggerito da un verso, da una novella, da una frase di latino, e penso che potersi ritrovare insieme in un’ideale oasi di conversazione possa servire a me come a loro per riscoprire dentro questo deserto il nostro cuore palpitante di vita. Un appuntamento virtuale in una dimensione anomala, in un momento particolare, che però può aiutare i nostri ragazzi a riscoprire la bellezza che nasconde la semplicità di un incontro, dove la parola diventa strumento per ricreare la nostra esistenza nell’attesa che dietro alle dune si possa presto ritrovare l’oasi della vita». Marco Basile

Per partecipare:

Collegati al webinar Parliamo di… Futuro
Giovedì 23 aprile ore 17.30-18.10

Vuoi partecipare alla prossima videochiamata «Group Parliamo di…»?
Scrivici a oasi@ilcalabrone.org.

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Scrivici a oasi@ilcalabrone.org oppure contatta le realtà e i progetti che aderiscono a Oasi.

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