Cultura

In viaggio con gli antichi pellegrini

Nell'opera di Andrea Barretta gli usi e i costumi di uomini e donne del Medioevo
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Viaggiare nel Medioevo era una esigenza dell'anima, una ricerca esistenziale e della vita oltre la vita che faceva lasciare beni, casa, famiglia per avventurarsi in un cammino dall'esito incerto, ma dalla potenziale grande ricompensa finale.

Una tensione spirituale che in quei secoli ingiustamente tacciati di oscurantismo ha fatto muovere milioni di persone, superare frontiere, ostacoli di lingua e cultura, aprire nuove vie di comunicazione, incentivare scambi e commerci, dando il via a quella grande rivoluzione di conoscenza e sapienza umana che troverà nell'Umanesimo e nel Rinascimento un appariscente sviluppo.

Muove da questa considerazione, velata da un poco di nostalgia per quell'autentico desiderio di sacro e divino che oggi sembra mancare totalmente alla società contemporanea, la ricerca di Andrea Barretta, giornalista, editorialista e scrittore, partenopeo di nascita e bresciano d'adozione, approdata alla realizzazione del libro "Pellegrini Anno Mille - scene di Medioevo in un itinerario esistenziale" edito da Cigiesse.

L'opera prosegue un cammino di ricerca iniziato da Barretta con la pubblicazione nel 2006 del saggio "Quo vadis?", un'analisi della mobilità umana nell'esperienza del viaggiare e finalista, tra l'altro, al Premio letterario per inediti L'autore di Firenze.

Barretta dipinge, come fosse un affresco di Giotto, quattordici scene che aiutano il lettore a calarsi in una realtà, quella medioevale, permeata di senso religioso e grande afflato spirituale, distantissima e perciò difficilmente comprensibile ad una società altamente secolarizzata come la nostra. Suffragato da una certosina documentazione storica e testimonianze letterarie dell'epoca, l'autore fa emergere con chiarezza e senso didattico cosa muoveva gli uomini nel loro "ire per agros", vagare per i campi (le strade erano poche, malmesse e insicure) con una meta finale che poteva essere Roma, luogo del martirio dei santi Pietro e Paolo per la via Francigena, oppure per il cammino di Santiago de Compostela in Spagna dove si trova la tomba dell'apostolo Giacomo oppure la Terra Santa, luoghi della predicazione di Gesù Cristo, minacciati dall'invasione islamica e anche per quel motivo territorio delle Crociate. E se il sogno irrealizzato di Carlo Magno era quello di vedere un'Europa unita attorno a principi e identità cristiane, dalla lettura del libro di Andrea Barretta si comprende chiaramente quale straordinario apporto culturale abbia fornito il Cristianesimo al nostro Continente ponendo le basi, anche attraverso i pellegrinaggi medioevali, per lo sviluppo della società occidentale che invece oggi si ostina pervicacemente e con grande miopia a negare nella carta dei principi fondamentali l'eredità culturale cristiana.

La piacevole lettura induce anche a scoprire aspetti inediti o poco conosciuti del viver quotidiano del pellegrino medioevale che anelava alla salvezza dell'anima.

Paolo Venturini

PELLEGRINI ANNO MILLE
Andrea Barretta
Editrice Cigiesse- 264 pagine, 15 euro

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