Cultura

I dodici libri in gara per il Premio Strega 2020

Da «Il colibrì» di Veronesi a «Ragazzo italiano» di Ferrari: ecco i titoli che si contendono il più ambito premio letterario italiano
Sandro Veronesi - Foto Marco Delogu © www.giornaledibrescia.it
Sandro Veronesi - Foto Marco Delogu © www.giornaledibrescia.it
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Il grande ritorno di Feltrinelli, assente dal 2015, con il romanzo d'esordio, «Ragazzo italiano», di un big dell'editoria, Gian Arturo Ferrari, tra i superfavoriti con Sandro Veronesi e il suo «Il colibrì» (La nave di Teseo) e Gianrico Carofiglio con «La misura del tempo» (Einaudi). Il raddoppio della casa editrice dello Struzzo che ha in corsa anche Valeria Parrella con Almarina e di Bompiani con «La nuova stagione» di Silvia Ballestra e «Città sommersa» dell'esordiente Marta Barone. E, per la prima volta entra, tra i dodici titoli in gara del Premio Strega 2020 , l'editore NN con il secondo romanzo, «Giovanissimi», di Alessio Forgione

Annunciati in videoconferenza anziché a Libri Come, a causa della pandemia coronavirus, scelti dal Comitato direttivo del premio tra i 54 libri proposti dagli Amici della Domenica, i dodici che si contenderanno la cinquina del più ambito premio letterario italiano vedono anche una totale assenza del gruppo Gems di cui fanno parte tra le altre Longanesi, Vallardi, Salani, Corbaccio, Guanda, Garzanti, Ponte alle Grazie e Bollati Boringhieri e nuove voci, oltre alla Barone, come quella di Jonathan Bazzi e il suo «Febbre» (Fandango Libri). 

«Ci sono autori di grande levatura. Nomi molto amati dal pubblico e di grande esperienza, anche editoriale e professionale, con delle storie importanti. Però la sorpresa principale di questa dozzina è forse la qualità degli autori nuovi, che abbiamo letto - vogliamo sottolinearlo - con grande piacere e con grande sorpresa. Autori al primissimo libro o al secondo, con delle voci già perfettamente delineate, intonate, di grande spessore letterario e di grande tenuta nel costruire la narrazione. Scoprire tutto questo in un momento così difficile del nostro paese e poterlo valorizzare ci dà sinceramente un senso di speranza e di gioia», ha spiegato Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del premio. Ma ora parte la corsa alla cinquina - che sarà votata il 9 giugno alla Camera di Commercio di Roma, nella Sala del Tempio di Adriano, a causa dei lavori di trasformazione della sede della Fondazione Bellonci in casa museo - e i posti liberi sono soltanto due. Gli altri saranno sicuramente occupati dalla magica tripletta Veronesi, Ferrari, Carofiglio, tre candidati fortissimi tra i quali è difficile prevedere chi prevarrà. Veronesi raddoppierebbe: ha già vinto lo Strega nel 2006 con «Caos calmo» e ha avuto un grande successo di pubblico e critica con «Il colibrì» come spiega Elisabetta Sgarbi. 

«Sosterremo ovviamente con tutte le forze, come casa editrice, Il colibrì di Sandro Veronesi, che ha superato le 100.000 copie, miglior libro dell'anno per la Lettura, certamente uno dei libri più importanti di questa stagione editoriale» dice la Sgarbi. Ferrari, potente e temuto editore per molti anni in Mondadori, a 76 anni ha esordito nella narrativa con un libro di formazione di matrice autobiografica, dove vicende reali e inventate si intrecciano, proposto da Margaret Mazzantini. E Carofiglio schiera il suo amatissimo Guido Guerrieri. «Sono contenta di rivedere in corsa per il Premio Strega Valeria Parrella, con uno dei suoi romanzi migliori. C'erano molti libri e la scelta della dozzina deve essere stata difficile. Mi spiace molto per il romanzo di Viola di Grado, Fuoco al cielo, e per la graphic novel di Oblomov, Uccidendo il secondo cane. Come anche per Il romanzo di Chiara Valerio, certamente un romanzo di grande valore», aggiunge Sgarbi. Valerio è rimasta fuori insieme ad un altro autore Einaudi, Daniele Vicari. E potrebbe essere proprio un'altra autrice della casa editrice dello Struzzo, la Parrella con Almarina, proposto da Nicola Lagioia, ad avere buone chance di entrare in cinquina complicando così le strategie della casa editrice con due titoli in gara.

Tra i titoli importanti rimasti fuori anche «Miss Rosselli» (Neri Pozza) di Renzo Paris. Ma questa volta è quasi impossibile fare pronostici su chi potrà spuntarla tra gli altri candidati entrati in dozzina: Giuseppe Lupo con «Breve storia del mio silenzio» (Marsilio), Daniele Mencarelli con «Tutto chiede salvezza» (Mondadori), Remo Rapino con «Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio» (Minimum Fax) e Gian Mario Villalta con «L'apprendista» (Sem). Il vincitore sarà proclamato il 2 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta su Rai 3.

 

 

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