Cultura

El Greco, ritratto tra estasi, arte e religiosità

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Nato nell’isola di Creta nel 1541 e morto a Toledo nel 1614, Domìnikos Theotokopoulos, soprannominato El Greco, è stato uno dei maggiori pittori del Rinascimento. Poco apprezzato in vita e quasi sconosciuto sino ai primi del Novecento, oggi egli viene considerato uno straordinario innovatore.

Alla figura di questo artista, che fu attivo in Italia e in Spagna, Mario Dal Bello ha dedicato un interessante volume, arricchito dalle riproduzioni di numerosi capolavori del celebre pittore. Il lettore viene guidato a comprendere le componenti fondamentali della pittura del Greco, tra le quali spicca quella mistica, figlia «di una religiosità patetica in linea con le richieste del suo tempo». Il cristianesimo che caratterizza i suoi dipinti appare intriso di dolore e di dramma, di estasi e di tormento. A proposito delle sue opere, Dal Bello scrive: «Su tutto domina la luce. Essa, come un lampo, corre per gli spazi, li avvolge, costruisce cose e persone e nel contempo le annulla. Racconta la vita».

Maurizio Schoepflin

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