Milano, 1974: tre balordi Mike e il Rischiatutto

«Fiato alle trombe, Turchetti!» Mike Bongiorno alzava il braccio, rivolgendo l’invito al regista e la trasmissione cominciava. Affiancato dalla valletta Sabina Ciuffini, introduceva i tre concorrenti per la sfida all’ultima domanda. Il Rischiatutto è stato il principe dei quiz in tv. Andò in onda dal febbraio 1970 al maggio 1974 negli studi della Fiera di Milano. Altra Italia, altri italiani, alle prese con i sacrifici dell’austerity dopo la sbornia del miracolo economico. Le proteste di piazza, la nascita del terrorismo, la percezione di una democrazia fragile, la malinconia per le speranze lasciate alle spalle: anni duri, difficili. Che traspaiono tutti in questo romanzo divertente di Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone, tre scrittori per passione, ma con numeri da bravi narratori di storie. Come avevano lasciato intuire nel noir precedente, «Operazione Madonnina. Milano, 1973». Stavolta mettono in scena «Operazione Rischiatutto. Milano 1974», con protagonisti gli stessi attori autentici, bislacchi, sfortunati della storia precedente: Angelo, il meridionale venditore di fiori finti al cimitero; Lorenzo, milanese purosangue, brillante pubblicitario con il vizio del gioco; Osvaldo, l’oste di una trattoria prossima ad essere inghiottita dal cemento.
Besola, Ferrari e Gallone, nati fra il 1974 e il 1978, non hanno mai visto una puntata del Rischiatutto, ma grazie alle teche Rai hanno ricostruito clima ed ambiente della trasmissione, nuovo palcoscenico su cui ruotano le speranze dei tre amici. Il loro problema è sempre lo stesso: i soldi. Per pagare i debiti (Angelo) e gli strozzini (Lorenzo), per riscattare la trattoria (Osvaldo). Un anno prima hanno mancato per un pelo l’impresa di rubare la Madonnina sul Duomo; adesso si cimentano con una nuova avventura criminale: rapire Mike Bongiorno. Mica facile per tre balordi come loro. Difatti... Coprotagonisti della storia sono il Mala, diminutivo del commissario Benito Malaspina, grande fiuto, tanta umanità e molta sfortuna. E poi Fernet, ovvero Dino Lazzati, giornalista di nera in disgrazia, dirottato alla posta del cuore, appassionato di flipper, amari e storie di delinquenti. Ci sono anche un napoletano autista di Mike, con spiccata intelligenza per la truffa; e il figlio di Osvaldo, studente con la smania della rivoluzione, innamorato di Imma, figlia del superiore di Mala. Maschere in cerca di speranza e di fortuna, attori di una storia tragicomica sperduti nella Milano ostile, fredda e nebbiosa dell’inverno 1974.
Enrico Mirani
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