Economia

Ance Brescia lancia My Bonus, piattaforma che semplifica il 110%

L’iniziativa in collaborazione con Pwc e WeProject. Deldossi: «Fare incontrare i privati con le aziende»
La homepage del sito: il servizio attivo su mybonusbrescia.it
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Bello e impossibile. Chissà quanti l’hanno pensato, a proposito del Superbonus 110% introdotto dal Dl Rilancio, al momento di programmare il cambio della caldaia, la coibentazione del tetto o la sostituzione degli infissi nel proprio immobile. L’iter per accedere alle maxi-agevolazioni per la riqualificazione edilizia e l’efficientamento energetico appare tutto in salita, tra leggi, regolamenti e codici da decifrare. Ma l’opportunità è straordinaria, anzi unica, e non si può lasciarsela sfuggire.

Perciò Ance, in collaborazione con il network internazionale PwC Tls e WeProject, ha dedicato i propri sforzi per lanciare «My Bonus Brescia», la piattaforma digitale per favorire il matching fra il privato, le imprese edili del territorio e tutti gli altri soggetti interessati: amministratori condominiali, impiantisti e fornitori di materiali, general contractor. L’hanno spiegato il presidente di Ance Brescia, Massimo Deldossi e il direttore Alessandro Scalvi, intervenuti col funzionario area fiscale Enrico Massardi nello streaming trasmesso dalla Sala Libretti del nostro giornale (per rivedere il video clicca qui), moderato da Laura Bergami, per il varo della nuova piattaforma (www.mybonusbrescia.it). Un incontro, ha sottolineato il direttore Nunzia Vallini, nato dalla volontà di offrire una bussola d’orientamento per i cittadini che vogliano cogliere e massimizzare i benefici concessi dalla misura incentivante, che è stata prorogata al 30 giugno 2022 per gli edifici privati, mentre per condomini e Iacp sono previsti ulteriori sei mesi di dilazione.

Il portale My Bonus presenta un’interfaccia «orizzontale» oltre che verticale, in quanto fa entrare in connessione una serie di mondi, incluso il settore delle consulenze fiscali. Nel merito del funzionamento, entra Ilaria Bresciani, partner WeProject. Vi si possono iscrivere i committenti (il primo step consiste nel rispondere a cinque semplici domande, che permettono d’inquadrare nelle caratteristiche essenziali il tipo di edificio su cui si vuole attuare l’intervento), sia le imprese partner, che forniscono una scheda dettagliata dei loro servizi e risorse. L’aiuto arriva, concretamente, su due fronti: l’aspetto burocratico, per il tema della cessione del credito e la parte esecutiva con la definizione, e il successivo avvio, dei lavori per la ristrutturazione.

Strategica la partnership con PwC, player che – ha spiegato Luca Chiodaroli – opera con tutti i principali istituti di credito, assolvendo una funzione di audit: «Le banche demandano a noi l’attività di verifica prima della partenza dei lavori. Super, eco e sisma bonus generano un incentivo del 110% degli importi agevolati, che il soggetto può cedere a un istituto finanziario, mettendo in tasca una percentuale inferiore. È un business interessante per le banche, che acquistano un credito senza rischio, garantito dallo Stato, e nel contempo svolgono un ruolo sociale nel processo di rinnovamento immobiliare».

Unicredit è stata la prima a lanciare la propria offerta di cessione del credito sul mercato, seguita immediatamente da Intesa Sanpaolo. Le offerte sono oggi allineate tra un range di 102 e 105 (rispetto al parametro del 110%), con tassi leggermente inferiori per le imprese. «Le banche – aggiunge Antonio Borrelli, tax partner PwC Tls - vogliono capire che il beneficiario finale sia effettivamente titolato a fruire della detrazione e si premurano di raccogliere la documentazione per i requisiti soggettivi». Le tipologie di intervento sono 27 e possono rappresentare un’opzione per lo sconto in fattura, dato che ognuna ha le proprie regole fiscali.

My Bonus Brescia è in grado di fornire anche una serie di servizi aggiuntivi, se richiesti, mediante il contatto con i professionisti dell’intera filiera che ruota attorno agli asset del Superbonus, quali la certificazione energetica o la verifica di conformità urbanistico-catastale dell’immobile.

 

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