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Presidenza Ue: "Stati pronti a agire su stato diritto Ungheria"

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BRUXELLES - "L'Ungheria continua a respingere le preoccupazioni" sullo stato di diritto e "anche oggi la risposta è stata che l'audizione è motivata da ragioni politiche, il che non è vero. Ci sono serie preoccupazioni sulle violazioni dello stato di diritto". Lo ha dichiarato, a nome della presidenza di turno Ue, la ministra danese per gli Affari europei Marie Bjerre in conferenza stampa a Lussemburgo al termine del Consiglio affari generali. Durante l'incontro si è tenuta la nona audizione sullo stato di diritto in Ungheria in seguito all'attivazione della procedura prevista all'articolo 7 dei Trattati Ue da parte del Parlamento europeo nel 2018. 

 "Abbiamo avuto interventi molto forti da parte degli Stati membri, pertanto ritengo che questa non sarà l'ultima audizione che avremo sull'Ungheria nell'ambito della procedura all'articolo 7" ha spiegato Bjerre, indicando che "un numero maggiore di Stati membri desidera vedere azioni concrete". "Il dialogo - ha concluso - continuerà perché difenderemo i nostri valori europei". 


   

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