Kallas: "Sanzionerei Israele ma non c'è intesa fra i 27"

BRUXELLES - "Parlate come se io fossi l'unica responsabile di quello che succede a Gaza: io non rappresento me stessa qui, io rappresento 27 Stati membri, e se spettasse a me decidere personalmente io una decisione la prenderei, ma non posso perché rappresento 27 Stati membri e serve l'unanimità". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, intervenendo al dibattito al Parlamento europeo sulla necessità di misure contro Israele. "Questa è la mia frustrazione e se portassi la proposta al Consiglio forse mi sentirei meglio ma so che non passerebbe e mostrerebbe la nostra divisione", ha detto ancora, visibilmente turbata.
"È doloroso per me vedere questa sofferenza, quando sento che 50 persone sono state uccise perché volevano prendere della farina: io sono in contatto con la controparte israeliana, esercito pressione sulla controparte israeliana per far sì che l'aiuto umanitario entri a Gaza, per far sì che l'aiuto umanitario non venga usato come un'arma", ha aggiunto Kallas replicando in plenaria al Parlamento europeo nel dibattito sul "fermare il genocidio a Gaza". "Abbiamo avuto una discussione sul riesame dell'accordo di associazione Ue-Israele e ben due terzi sono stati a favore e questo dimostra che l'opinione pubblica può far pressione, questo esercita pressione sui governi affinché questi cambino la propria posizione e agiscano diversamente in sede di Consiglio: vi invito a fare altrettanto, fate pressione sui vostri governi", ha concluso Kallas.
Kallas ha poi respinto le accuse dell'eurodeputato del gruppo The Left e sindaco di Riace, Mimmo Lucano. "Mi accusate di silenzio. Io sarei stata silente? Onorevole Lucano della sinistra lei è venuto a fare il discorso poi è uscito, non ha ascoltato né il mio discorso iniziale né il mio intervento finale, come può dire che io sia stata silente? Io in silenzio non sono stata, ho alzato la voce anche per quanto riguarda il diritto internazionale, quanto detto oggi qui non è vero", ha continuato.
"Deve essere messa pressione sul governo israeliano, e io lo farò, come ho già fatto", ha dichiarato Kallas parlando alla plenaria. Allo stesso tempo, d"obbiamo utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare pressione su Hamas, perché passi il controllo di Gaza all'Autorità palestinese, e un mondo arabo unito può influire su questa scelta"., ha sottolineato.
"L'Ue rimane impegnata per una soluzione a due Stati: la conferenza guidata da Francia e Arabia Saudita, che è stata rimandata, deve tenersi, abbiamo bisogno di una mobilitazione internazionale a supporto della soluzione a due Stati", ha proseguito definendola "la strada giusta, l'unico modo per arrivare una pace giusta e duratura per gli israeliani e i palestinesi".
"La situazione umanitaria a Gaza si sta deteriorando, soltanto un centro a Gaza sta effettuando ancora la consegna di aiuti alimentari", ha denunciato. "Facciamo appello affinchè le organizzazioni umanitarie possano operare senza limiti: le forze israeliane ieri sera hanno ucciso più di 50 persone che stavano aspettando scorte di farina, tutto ciò è troppo", ha detto ancora. "È stata lanciata un'altra offensiva a Gaza con un uso sproporzionato della forza, il 90% delle persone che vivono nella Striscia di Gaza sono già state sfollate, e la loro sopravvivenza dipende da aiuti che non riescono ad arrivare", ha affermato ancora.
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