Fonti Ue: "Avvio negoziati di adesione Ucraina non a breve"

BRUXELLES - Tramonta l'ipotesi di avviare di fatto i negoziati di adesione all'Unione europea con l'Ucraina entro fine giugno, uno dei principali obiettivi del semestre di presidenza di turno polacca del Consiglio Ue: inamovibile il veto di Budapest sull'apertura del primo cluster, quello sui fondamentali, che nella metodologia rivista è il primo ad essere aperto e l'ultimo ad essere chiuso. Una situazione considerata paradossale e anomala, visto il ritmo spedito con cui avanza il dossier a livello tecnico: a quanto si apprende, la Commissione europea dovrebbe concludere la fase di screening entro fine anno, mettendo così il Consiglio Ue nella posizione di poter aprire tutti i cluster negoziali.
Su un binario parallelo, la Moldavia che potrebbe sorpassare l'Ucraina. La maggioranza degli Stati Ue è favorevole a separare il dossier dell'adesione di Chisinau da quello di Kiev. Contrari a questo scenario i Baltici che vorrebbero tenere a bordo l'Ucraina. Strada in discesa invece per Montenegro e Albania.
Entro fine giugno è attesa la convocazione di una nuova conferenza intergovernativa per chiudere due capitoli negoziali per Podgorica, confermando la posizione di leader nella corsa verso l'ingresso nel club blustellato. Corre spedita anche Tirana, che nelle prossime settimane dovrebbe aprire il quinto di sei cluster negoziali con l'Ue, con l'ultimo che la Commissione intende aprire entro fine anno.
Continua a destare preoccupazione lo stallo nel processo di adesione della Serbia, considerato un Paese chiave della regione, senza cui l'intera integrazione europea dei Balcani Occidentali perderebbe di valore.
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