Big Tech, intesa Ue-Usa mitiga gli ostacoli a commercio digitale

La lobby americana delle Big Tech Computer & Communications Industry Association (Ccia), che include Alphabet, Meta e Apple, plaude all'accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti, in particolare all'impegno assunto da Bruxelles di "rimuovere le barriere ingiustificate al commercio digitale, tra cui la rinuncia alle tariffe di utilizzo della rete proposte, che impongono alle aziende tech americane di sovvenzionare gli operatori di telecomunicazioni europei".
"È uno dei numerosi ostacoli che la Computer & Communications Industry Association ha individuato come ostacoli all'accesso al mercato europeo" sottolinea l'associazione di categoria.
Sebbene i dettagli rimangano scarsi, siamo incoraggiati dal fatto che Usa e Ue abbiano concordato di affrontare le barriere al commercio digitale nel loro attuale impegno commerciale" ha dichiarato il vice presidente della Ccia Jonathan McHale. "L'amministrazione - ha aggiunto - ha ora un'importante opportunità per mitigare le barriere che, secondo le stime della Ccia, costano alle aziende Usa fino a quasi 100 miliardi di dollari all'anno". Secondo la lobby, la regolamentazione dell'Ue sui servizi digitali comporta fino a 97,6 miliardi di dollari all'anno di costi e perdite di fatturato per le società Usa, con una stima prudente di 38,9 miliardi di dollari all'anno. I costi per conformarsi alla normativa digitale Ue sono stimati a 2,2 miliardi di dollari all'anno, di cui circa 1 miliardo per il Digital Markets Act (Dma) e 750 milioni di dollari per il Digital Services Act (Dsa).
Oltre ai costi diretti di conformità, la Ccia stima fino a 62,5 miliardi di dollari all'anno i costi potenziali di multe e sanzioni, e fino a 32,9 miliardi di dollari all'anno i mancati ricavi nelle principali aree di business a causa delle restrizioni normative Ue. Ai costi normativi si aggiungono poi le imposte sui servizi digitali di alcuni Stati membri: secondo il report, Austria, Francia, Italia e Spagna hanno riscosso complessivamente 1,5 miliardi di dollari nel 2023, principalmente da aziende americane.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato