Alla Pac risorse da 302 miliardi fino al 2034, in calo del 20%

Tra sostegno diretto al reddito e riserva di crisi raddoppiata, il prossimo bilancio Ue a lungo termine riserverà poco più di 300 miliardi di euro 'vincolati' all'agricoltura. Nello specifico, 296 miliardi arriveranno in forma di sussidi ai redditi agricoli e 6,3 miliardi alla gestione degli imprevisti (raddoppiando l'attuale riserva di 450 milioni all'anno). Lo prevede la proposta sul prossimo Quadro finanziario pluriennale (2028-2034) in cui la Commissione europea assicura che la Pac avrà una base legale separata pur confluendo nei fatti nel contenitore unico del piano di partenariato nazionale e regionale che nel complesso mobiliterà 865 miliardi di euro. In concreto significa che saranno i ministri dell'agricoltura e la commissione Agri del Parlamento Ue a doversi pronunciare sul regolamento.
L'importo dedicato solo all'agricoltura è dunque inferiore di circa il 20% rispetto all'attuale Quadro finanziario 2021-2027 che riserva alla Politica agricola comune un tesoretto da 386 miliardi di euro, ovvero un terzo dell'intero bilancio comunitario. La Commissione chiarisce però che i 300 miliardi saranno solo "la base minima" di fondi vincolati al comparto agricolo. Gli Stati membri potranno comunque decidere di investire più risorse attingendo ad altri capitoli di spesa, tra cui il Fondo per l'innovazione e il programma ricerca Horizon Europe. Altra grande novità per la nuova Pac l'accorpamento degli attuali due pilastri - pagamenti diretti e sviluppo rurale - in un'unica dimensione, per rendere la politica agricola più semplice e basata su incentivi.
Bruxelles preparerà delle raccomandazioni nazionali per guidare l'attuazione nei vari Stati. La proposta fa leva tra le altre cose su regressività e tetto ai pagamenti per rendere gli aiuti più mirati: viene fissato a 100mila euro all'anno per agricoltore il 'cap' al reddito basato sulla superficie, mentre gli Stati membri dovranno ridurre del 25% l'importo annuale del sostegno al reddito quando compreso tra 20mila e 50mila euro; le riduzioni saranno del 50% tra 50mila euro e 75mila e del 75% oltre i 75mila euro. Gli Stati potranno fornire incentivi agli agricoltori per azioni agroambientali e climatiche (ad esempio; agricoltura biologica, rotazione delle colture) che rimarranno su base volontaria.
In attesa di quella europea, tutti i Paesi dovranno preparare una strategia per il ricambio generazionale a livello nazionale. Rispetto al quadro attuale, viene ammorbidito l'allineamento con le pratiche verdi. Gli Stati potranno fornire incentivi agli agricoltori per azioni agroambientali e climatiche (ad esempio; agricoltura biologica, rotazione delle colture) che rimangono volontarie. Sono inclusi inoltre sostegni per compensare gli agricoltori per i vincoli naturali delle aree in cui lavorano e compensazioni per eventuali "svantaggi" derivanti dall'attuazione di alcune direttive ambientali: tra queste vengono menzionate la conservazione degli habitat naturali e della flora e fauna selvatica, degli uccelli selvatici e politica delle acque.
#IMCAP
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