Si riduce la mortalità rispetto al 2020, ma resta più alta degli anni precedenti

Le drammatiche conseguenze del Covid si vedono ancora sui bilanci del 2021
Dopo la terribile ondata del 2020, torna a scendere il numero di morti nel Bresciano
Dopo la terribile ondata del 2020, torna a scendere il numero di morti nel Bresciano
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Si riduce la mortalità nel Bresciano nel corso del 2021 con 3.021 decessi in meno rispetto al 2020, l’anno orribile della pandemia, che ha lasciato in provincia di Brescia un bilancio drammatico con 16.478 morti. Nel 2021 la mortalità si riduce sensibilmente, con 13.358 decessi, un valore che, tuttavia, se risulta inferiore del 19% a quello del 2020 rimane decisamente superiore al dato pre pandemia. Infatti i 13.358 morti nel bresciano nel 2021 superano di 1.483 persone il dato del 2019, che era nell’ordine degli 11.875 decessi. Chiamiamolo effetto Covid-19, evitando ogni ulteriore speculazione sui morti da pandemia e i morti comuni.

I numeri ci dicono inequivocabilmente che, Covid o non Covid, nel 2021 i morti sono il 19% in meno rispetto al 2020 ma superano del 12,5% quelli del 2019. Del resto, il quadro non cambia considerando la media dei decessi tra il 2015 e il 2019, che ci segnala come ogni anno in provincia di Brescia sono morte mediamente 11.652 persone, con un valore minimo nel 2016 (11.051 decessi) e uno massimo nel 2018 (11.901). I 13.358 decessi nel 2021 sono ampiamente oltre la media del periodo pre pandemia, con un saldo superiore per oltre 1.700 persone, pari al +14,6%.

L’andamento, mese per mese

La triste contabilità, mese per mese, racconta, anche nel 2021, i tempi della pandemia. Considerando il primo bimestre nel 2021 si contano 278 decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2020, quando ancora la pandemia non aveva segnato le nostre vite. Il quadro cambia sostanzialmente nei mesi di marzo e aprile, quando, nel 2020, c’è stato il picco dei decessi, con una riduzione significativa nel 2021, anno in cui si contano 3.638 morti in meno rispetto all’anno precedente.

Nel periodo tra maggio e settembre la mortalità torna ad essere superiore nel 2021 poiché si contano 336 decessi in più rispetto all’anno precedente, nel quale, come è noto, si registrò una riduzione delle mortalità da Covid 19. Poi arriva l’autunno e, tra ottobre e dicembre, il confronto tra il 2021 e il 2020 vede diminuire di 106 unità i decessi nel corso dell’ultimo anno. A conti fatti 3.021 morti in meno nel 2021 rispetto al picco di mortalità registrato nel 2020.

Poi, ovviamente, questo dato si declina con varia articolazione nei 205 comuni bresciani che in 165 casi registrano una riduzione dei decessi. Tra questi Brescia che, nel confronto tra le due annualità, vede ridursi i decessi di 405 unità, pari al -13,8% e la gran parte dei centri maggiori della provincia. Tra questi la riduzione dei decessi nel 2021 è più rilevante a Orzinuovi (-116 morti, -51,8%), Palazzolo sull’Oglio (-101, -33,9%), Rovato (-69, -30,8%), Chiari (-66, -23,8%), Rodengo Saiano (-64, -49,2%), Ghedi (-55, -24,9%), Pontevico (-54, -37%), Darfo Boario Terme (-54, -26,5%).

Questo trend generale, tuttavia, non si registra in 6 comuni, nei quali si registra lo stesso numero di morti nel 2021 e nel 2020 e in 34 centri che, nell’ultimo anno, segnano più decessi rispetto al 2020. Si tratta, per la maggior parte, di piccoli centri montani, ma non mancano comuni con una popolazione rilevante come nel caso di Salò (+31 morti, +22,1%), Mazzano (+9, +7,8%), Castrezzato (+4, +6,3%) e Sarezzo (+3, +2,1%).

La media

Nella media provinciale, nel 2021, si registrano 10,6 decessi per ogni 1000 abitanti. Osservando i dati comunali il numero dei decessi doppia la media provinciale a Valvestino e Lozio (29,2 morti per ogni 1000 abitanti), Tignale (28,3) e Saviore dell’Adamello (27). L’incidenza della mortalità è decisamente minore a Villachiara dove, per ogni 1000 abitanti, nel 2021, si registrano 3,7 decessi e risulta inferiore ai 6 morti per 1000 residenti a Monticelli Brusati, San Gervasio Bresciano, Brione, Visano, San Paolo, Azzano Mella, Paisco Loveno e Rudiano.

L’indice della mortalità ci evidenzia come, in percentuale sulla popolazione, si torna a morire di più nei piccoli centri montani, in parte risparmiati dalla pandemia che, nel 2020, aveva innalzato l’indice di mortalità in buona parte dei centri della pianura bresciana.

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