Quattrocento addetti ogni mille abitanti in 40 Comuni

La media di dipendenti e autonomi nelle sedi di impresa è 379,3 ogni 1000 residenti. Un dato che mette in evidenza l’operosità del territorio
Un operaio al lavoro
Un operaio al lavoro
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Un semplice rapporto ci informa che nella provincia di Brescia la media degli addetti dipendenti e autonomi nelle sedi di impresa è 379,3 unità per ogni 1000 residenti. Un dato rilevante, che mette in evidenza l’operosità propria del territorio ma, soprattutto, ci permette di osservare rilevanti differenziali territoriali. Chiaramente più elevato è il rapporto tra addetti e popolazione residente e maggiore è l’occupazione nel Comune e quindi la sua attrattività occupazionale.

Per evidenziare nella mappa i diversi livelli di densità occupazionale abbiamo evidenziato un primo gruppo di Comuni, composto da 41 paesi, quelli maggiormente attrattivi, con oltre 400 addetti per ogni mille abitanti. Emblematico di questo caso il Comune di Limone sul Garda dove nel 2020 il numero degli addetti supera quello della popolazione. Un secondo gruppo comprende i 91 Comuni con un indice compreso tra 250 e 400 addetti per ogni mille abitanti che presentano un livello mediano nel panorama provinciale. Un terzo gruppo, che comprende i 73 Comuni con meno di 250 addetti per ogni mille abitanti, identifica i centri meno attrattivi in termini occupazionali. Tra questi l’indice inferiore spetta a Incudine con solo 17 addetti rispetto ai 359 abitanti censiti nel 2020.

La mappa della provincia

Mettendo sulla mappa provinciale queste informazioni emergono, al di là di valori elevati per singoli Comuni a vocazione turistica, tre aree a forte attrattività in cui si concentra l’occupazione nell’economia privata bresciana. Per dimensioni e numeri l’area decisamente più significativa si identifica con una ampia fascia di Comuni distesa sulla linea dell'autostrada A4 che da Erbusco (545 addetti per ogni mille abitanti) e Adro (537) arriva fino a Montirone (511) comprendendo, con i valori più elevati: Brescia (608), Flero (594), San Zeno Naviglio (599), Castegnato (447) e larga parte della Franciacorta, e centri come Coccaglio (458), Passirano (453) e Rovato (420).

A questa ampia fascia, centrale nell’economia della Provincia, si associano due aree periferiche. Nella Valle Sabbia, centrata su Vestone (681 addetti per ogni mille abitanti) comprendente, tra gli altri, Casto (672), Odolo (601) e Agnosine (476) e nella parte estrema della bassa bresciana lungo l'arco che da Orzinuovi (445) passando per Verolanuova (432) arriva sino a Visano (752).

È curioso osservare come accanto alle aree con maggiore attrattività si trovano contesti a relativamente bassa occupabilità. Così appare nelle aree della montagna interna, ovvero nella parte alta delle tre valli bresciane, ma anche a macchia di leopardo nella parte centrale della pianura occidentale e centrale bresciana compresa tra le due aree con maggiore attrattività, quella a nord sulla linea della A4 e quella a sud lungo il confine del territorio provinciale.

I Comuni con meno addetti in rapporto alla popolazione residente sono tutti valligiani con il valore più basso a Incudine che conta solo 47 addetti per ogni mille abitanti che, tradotti in numeri assoluti, significa 17 addetti per 359 residenti al 1° gennaio 2020. Un indice inferiore ai 100 addetti per ogni mille residenti si definisce anche a Provaglio Val Sabbia (56,1), Paspardo (61,6), Losine (67,1), Pertica Alta (77,6), Cevo (91,4) e Ossimo (96,5).

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