Qualità della vita, perché Brescia città non è in classifica

Brescia rimane al centro della vita economica e sociale della provincia con numeri importanti che non sono intaccati dall’incessante processo di trasformazione delle dinamiche territoriali nel territorio bresciano. Nel Comune Capoluogo, al 1° gennaio 2024, si contano 198.688 residenti, 7.248 in più rispetto al 2012, con un incremento nell’ordine del +3,8% che supera nettamente, nel periodo in esame, il modesto aumento che si registra a livello provinciale, con un saldo di 14.914 abitanti, pari al +1,2%. In altri termini l’aumento della popolazione in città, tra il 2012 e il 2024, vale la quasi la metà di quello dell’intera provincia e la popolazione a Brescia sale dal 15,3% al 15,7% del totale provinciale.
Le previsioni
Con una previsione Istat al 2043 di un ulteriore incremento fino a 213.914 residenti, il 16,4% del totale provinciale, che dovrebbe superare di poco gli 1,3 milioni.
In altri termini a fronte di un previsto aumento della popolazione provinciale, tra il 2024 e il 2043 nell’ordine delle 45mila persone, pari al + 3,6%, a Brescia si prevede un incremento di oltre 15mila residenti, pari al +7,7%, il doppio rispetto al dato provinciale.
I numeri della città
Poi, per restare il presente, nel Comune Capoluogo hanno sede 24.436 imprese, il 20,8% del totale provinciale (117.203) e operano 118.521 addetti delle imprese private, il 25,9% del totale bresciano. A Brescia si trova quindi più di una impresa su cinque e di un addetto su quattro del totale provinciale. Nei 137 sportelli bancari, il 21,3% del totale provinciale, sono depositati 11,2 miliardi di euro, oltre il 30% dei 37,2 miliardi contati da Banca d’Italia a fine 2023 nella provincia di Brescia. In città è elevata la dotazione di servizi: la densità commerciale da record, con ben 3.141 esercizi di vicinato, ma anche il 31,5% dei bambini da 0 a 2 anni che trovano posto nelle strutture della prima infanzia, a fronte dei 23,6 della media provinciale. E, inoltre, tanto associazionismo, con 1.044 associazioni, tra quelle del volontariato e quelle sportive, oltre una su cinque del totale provinciale. Numeri che ribadiscono una centralità del capoluogo.
Magari tutto questo non si traduce, anche per effetto dei meccanismi di attribuzione dei punteggi, in posizioni di primo piano nella nostra graduatoria che, con soli sette indicatori, confronta i 205 Comuni bresciani. In particolare, pesa in negativo l’elevato consumo del suolo e l’incidenza della delittuosità; un carico che, naturalmente, connota tutte le aree metropolitane, ove si accentrano popolazione, flussi di persone, infrastrutture, attività industriali e commerciali.
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