Pandemia ormai alle spalle, a Brescia le imprese tornano ai livelli 2019
Ritorna ai livelli del 2019, quindi prima della pandemia, il numero delle imprese registrate alla Camera di commercio di Brescia. Erano 117.576 alla fine del 2019 e dopo quattro anni complicati (alla fine del 2023) sono circa le stesse: 117.203. L’osservazione della dinamica delle imprese registrate alla Camere di commercio non lascia dubbi. Almeno in apparenza.
I dati di stock, ovvero l’ammontare del numero nel Registro delle imprese, per il 2019 e il 2023, è praticamente analogo con un saldo nell’anno negativo per -373 imprese, pari al -0.3%. Niente in pratica.
Stabilizzazione
Una sorta di stabilizzazione in un mondo, quello delle imprese, in grande movimento dopo un decennio precedente nel quale le imprese registrate sono scese dalle 120.458 del 2009 alle 117.576 del 2019. Il ragionamento non cambia considerando le imprese attive, ovvero quelle iscritte al Registro delle imprese che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. Nel 2023, sono 104.736, un dato in leggera riduzione rispetto al 2019 quando erano 104.882 (-146 imprese attive, -0,1%).
Dall’analisi dei dati di flusso, ovvero della natalità e mortalità delle imprese nel 2023, si ricava, tuttavia, un bilancio positivo poiché, secondo i dati di Unioncamere-Infocamere, nell’anno le imprese nate sono state 6.595 mentre, nello stesso periodo hanno definitivamente chiuso i battenti 5.560 attività, con un saldo positivo di +1.035 imprese.
Un trend positivo che non si riflette immediatamente sul dato di stock per effetto delle cancellazioni di ufficio con cui vengono periodicamente «ripuliti» gli elenchi camerali. Per la cronaca, nel 2019 si registrarono 6.980 iscrizioni a fronte di 6.658 cessazioni, anche in questo caso con un saldo positivo di 322 imprese. Anche sui dati di flusso, che sono quelli più significativi, il 2023 per volumi di imprese in entrata e in uscita non si discosta in modo significativo dal 2019.
Nel confronto tra le due annualità si evidenzia una dinamica interessante nella composizione delle imprese per forma giuridica con un aumento di quasi 4 mila società di capitale (32.148 nel 2023) e una riduzione di 2 mila imprese individuali (53.325 nel 2023) e di altrettante società di persone (16.819 nel 2023) mentre le «altre forme» societarie restano stabili nell’ordine delle 2.444 imprese.
Qualche cambiamento, non di poco conto nel breve arco temporale, si registra anche nella composizione settoriale delle imprese con un incremento di 2.349 imprese nelle attività dei servizi alle persone e alle imprese (47.305 nel 2023) a fronte di una riduzione di oltre un migliaio di imprese commerciali (23.968 nel 2023) e industriali (14.783 nel 2023) mentre rimane sostanzialmente invariato il numero delle imprese delle costruzioni (17.743 nel 2023) e in agricoltura (9.360 nel 2023).
Comune per comune
Analizzando i dati comunali, nella loro evoluzione tra il 2029 e il 2023, la sostanziale stabilità del dato provinciale è la risultante di una dinamica positiva delle imprese in 81 comuni, di saldi invariati per 8 centri e di una riduzione di almeno una unità in 116 comuni bresciani. Il maggior incremento del numero delle imprese, in valore assoluto, si registra a Brescia che con un saldo di +358 aziende (+1,5%) arriva a sommare nel 2023 ben 24.438 imprese registrate, quasi il 21% del totale provinciale, una impresa su cinque.
Aumenta in modo significativo il numero delle imprese anche a Desenzano del Garda (+82, +2,7%), Rodengo Saiano (+78, +10,4%), Breno (+54, +10,5%), Rovato (+51, +2,6%), Iseo (+41, +4%), Sirmione (+41, +3,8%), Montichiari (+40, +1,7%), Capriolo (+33, +3,4%) e Gavardo (+30, +2,8%). L’incremento in percentuale del numero delle imprese supera il +10% a Longhena (16,3%), Brione (+14,6%), Paspardo (+13,6%), Odolo (+10,8%), Breno (+10,5%) e Rodengo Saiano (+10,4%).
La riduzione del numero delle imprese, spalmata su oltre la metà dei comuni bresciani, presenta tuttavia valori, sia assoluti che percentuali, in alcuni casi piuttosto rilevanti. È certamente il caso di Ghedi (-79 imprese, -5%), Lumezzane (-78, -4,4%), Calvisano (-53, -6,5%) e Orzinuovi (-52, -4,2%) mentre, tra il 2029 e il 2023, perdono più di 30 imprese anche Gardone Val Trompia, Gussago, Mazzano, Carpenedolo, Corte Franca, Collio, Calcinato, Isorella e Pompiano.
La riduzione maggiore, in percentuale si riscontra, prevedibilmente, in alcuni piccoli centri con un calo del -25% a Paisco Loveno e del -20,4% a Treviso Bresciano con un saldo negativo per oltre il -15% anche a Magasa, Barghe, Collio, Lozio e Cerveno. L’analisi dei dati comunali rivela aspetti di trasformazione del tessuto produttivo provinciale con una tendenza a localizzarsi sull’asse centrale del territorio con aree di sofferenza nella montagna interna e nelle parti estreme della bassa.
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