Il trend si conferma: sono sempre meno i furti in casa

I dati del 2021 sono in crescita rispetto al 2020, anno della pandemia. Ma sono comunque più contenuti rispetto al 2019
Cresce la percezione di insicurezza dei cittadini - © www.giornaledibrescia.it
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Come prevedibile, nel 2021, tornano ad aumentare i furti nelle case dei bresciani. Dopo un anno, il 2020, in cui siamo stati chiusi in casa, nel quale le abitazioni sono state presidiate come non mai, c'era da aspettarselo. Male, quindi, se prendiamo come riferimento le 2.417 denunce per furto in abitazione del 2020, poiché, nel 2021, questa salgono a 3.145, con un aumento di 728, pari al +30,1%. Meno male se, considerando l'eccezionalità della fase acuta della pandemia, avanziamo un raffronto con il dato del 2019, quando si denunciarono 4.099 furti in abitazione. In questa prospettiva il dato del 2021, appare in linea con la riduzione dei casi di denuncia di questa orribile fattispecie di reato.

Il trend

Infatti nel 2021 le denunce sono state quasi un migliaio in meno (954) rispetto a prima della pandemia, e si sono ridotte di quasi un quarto (-23,3%). Bene. Perché se tutti i reati sono odiosi, per definizione, il furto in abitazione rappresenta la violazione di uno spazio, quello della nostra casa, che dovrebbe costituire una sorta di «zona franca» in cui ciascuno deve essere e sentirsi al sicuro.

Va detto che questo reato, dopo il picco toccato nel 2016 con 5.764 denunce in provincia di Brescia, negli ultimi anni segna una certa riduzione, in parallelo con la generale riduzione della delittuosità registrata nel nostro territorio, come nel resto del Paese. I furti in abitazione scendono sotto quota 5mila nel 2018, superano di poco quota 4mila nel 2019 per scalare nettamente nel 2020, anno in cui le denunce si fermano a 2.417 e superare quota 3 mila nel 2021. Ancora tanti. Troppi e, purtroppo ancora insufficientemente contrastati dall'azione di prevenzione e repressione.

Tradotto, come si usa, in un indice di delittuosità, ovvero quanti furti per ogni mille residenti, significa che nel 2021 siamo a 2,5, a fronte degli 1,9 del 2020 ma anche, giova considerarlo dei 3,3 del 2019.

Una dinamica di riduzione che, rispetto al dato del 2019, interessa, sia pure in misura diversa, la gran parte comuni bresciani. Poi, certo, considerando il triennio in esame, in molti casi trova conferma la dinamica prima ricordata.

Così nel Bresciano

Emblematico il caso di Brescia, che presenta un indice di delittuosità in linea con la media provinciale, ovvero 2,5 furti in abitazione per ogni mille abitanti. Nel Comune capoluogo del denunce sono state 629 nel 2019, scese a 478 nel 2020 e poi risalite a 499 nel 2021, con un incremento dei reati (+21 furti) che, tuttavia rimane ampiamente al di sotto (-130 denunce) rispetto al 2019.

Non mancano situazioni in controtendenza, con una quarantina di comuni, perlopiù piccoli, in cui le denunce di furto in casa nel 2021 superano quelle del 2019. Si tratta spesso di scarti modesti che arrivano alla doppia cifra solo nel caso di Rezzato (+34), Montichiari (+31), Sirmione (+13), Orzinuovi e Bedizzole(+11) e Gianico (+10).

Resta poi, anche nel 2021, il forte divario territoriale nella dislocazione di questo reato che viola la intimità della casa e delle seconde case. Infatti se l'indice medio di diffusione dei furti in abitazione, per la provincia di Brescia, è pari a 2,5 denunce per ogni mille abitanti, nella geografia del territorio si incontra una declinazione quanto mai articolata.

In oltre una decina di casi l'indice di delittuosità per i furti in abitazione, nel 2021, è doppio rispetto alla media provinciale con il valore più elevato a Soiano del Lago con 8,8 denunce per ogni mille abitanti; un dato che comunque è dimezzato rispetto al 2019. Con qualche rara eccezione, gli indici più elevati si incontrano nei comuni rivieraschi, perlopiù nel bacino del lago di Garda, tra San Felice del Benaco e Sirmione, territori con una rilevante presenza di seconde case. Per altro verso, nel 2021, sono 28 i comuni con zero denunce di furto, quasi tutti nelle valli bresciane. Una buona notizia se consideriamo che i comuni in cui, stando alle statistiche, è possibile lasciare la porta aperta erano 25 nel 2020 e 21 nel 2019.

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