Aumentano le farmacie, ma 19 paesi ne restano ancora sprovvisti

Ancora in crescita, ed è certamente un dato positivo, il numero delle farmacie operanti nel territorio provinciale, arrivate a quota 388 all’inizio del 2025, cui si aggiungono 25 dispensari, servizi importanti nei piccoli comuni in cui non si trova una farmacia.
L’incremento è significativo rispetto al 2019 quando furono censite 366 farmacie, salite a 380 nel 2021. Ed è certamente un bene se consideriamo che le farmacie presenti sul territorio si sono rivelate un presidio sanitario fondamentale nel contrasto alla pandemia.
Le farmacie rappresentano, infatti, insieme ai medici di medicina generale, un presidio del servizio sanitario nazionale sul territorio e un punto di riferimento per il malato cronico e il cittadino in generale. Il farmacista, in particolare, avendo tradizionalmente coltivato e sviluppato un rapporto di fiducia con i cittadini, soprattutto nelle comunità più piccole, ed essendo una figura ad alta professionalità, ricopre un servizio pubblico che concorre a determinare la qualità della vita dei cittadini. La farmacia, inoltre, nel nuovo assetto della sanità sarà un importante punto di connessione con le Case di comunità istituite dalla Regione per rafforzare la sanità di prossimità.
Chi sì, chi no
Nel 2025 in provincia di Brescia si trova almeno una farmacia in 186 dei 205 comuni bresciani, mentre senza farmacia rimangono 19 centri, per lo più piccoli, dei quali, tuttavia, 16 sono forniti di un dispensario farmaceutico, una struttura destinata alla distribuzione di medicinali di uso comune e di pronto soccorso già confezionati. L’attività dei dispensari farmaceutici non è assimilabile a quella delle farmacie, in quanto è finalizzata a consentire l’accesso ai farmaci nelle zone sprovviste di presìdi farmaceutici, sopperendo alle esigenze primarie ed immediate della popolazione nei comuni, frazioni, o centri abitati con popolazione non superiore a 5.000 abitanti.

In effetti, considerando la distribuzione territoriale delle farmacie, risultano sprovvisti di questi presìdi sanitari solo tre comuni bresciani: Irma, Magasa e Paisco Loveno, che, nel complesso contano meno di 400 abitanti.
Tra il 2019 e il 2025 l’aumento di 22 farmacie interessa una ventina di comuni con 2 nuove farmacie a Brescia, che conta 58 attività, Montichiari, Nave e Ospitaletto ed una nuova unità a Bedizzole, Botticino, Calvisano, Dello, Desenzano del Garda, Ghedi, Gussago, Leno, Lumezzane, Mazzano, Montirone, Pontoglio, Remedello, Rezzato, Rudiano, Trenzano e Villa Carcina. Unico comune in cui si riduce il numero delle farmacie da 3 a 2, è Cazzago San Martino, dove, comunque si è aperto un dispensario (Pedrocca).
La capillarità delle farmacie nella nostra provincia, nel 2025, è relativamente migliore a quella prevista dalla legge (una farmacia ogni 3.300 abitanti) poiché nel Bresciano, complessivamente, abbiamo una farmacia ogni 3.253 abitanti. Ovviamente, questo valore medio provinciale conosce assai diverse declinazioni nei 205 comuni.
Valori relativamente migliori, quindi meno abitanti che insistono su una farmacia, si incontrano in tutti i piccoli e piccolissimi comuni con almeno una farmacia. È il caso di Incudine, che, con 347 abitanti e una farmacia, presenta, ovviamente, il rapporto più favorevole, che comunque vede un esercizio per meno di 1000 abitanti in un’altra decina di piccoli centri montani che non arrivano a 1.000 residenti. Per altro verso, all’estremo opposto ci sono i 19 comuni senza farmacia con 16 centri dotati, comunque, di un dispensario.
In mezzo, tutti gli altri centri bresciani, con il capoluogo che, nonostante le 58 farmacie, rimane attestato a 3.426 abitanti per ogni presidio, un valore relativamente peggiore rispetto alla media provinciale. Tra i Comuni con più di 10mila abitanti la dotazione di farmacie, nel 2025, risulta maggiore e superiore al dato medio provinciale (3.245 abitanti/farmacia), a Nave (2.652 abitanti per ogni farmacia), Ospitaletto (2.981), Lumezzane (3.082), Orzinuovi (3.118) e Mazzano (3.174 abitanti). Sempre con riferimento ai centri più popolosi, il maggior carico di popolazione per ogni farmacia, con oltre 4mila abitanti per ogni farmacia, si incontra in una decina di centri e, in particolare, a Castenedolo (5.856 abitanti per ogni farmacia), Cazzago San Martino (5.390), Concesio (5.228), Sarezzo (4.403) e Calcinato (4.346).
Se proviamo a interrogarci sulla presenza delle farmacie nei 12 Distretti sanitari della provincia, va detto che quello camuno conta il minor numero di abitanti per ogni farmacia, con solo 2.338 persone per ogni attività, cui peraltro vanno sommati i benefici dei 12 dispensari, dei quali uno stagionale a Montecampione. Di poco superiore il rapporto abitanti per farmacia nel Distretto Valle Sabbia (2.761), dove sono presenti anche 10 dispensari, di cui due stagionali.
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