Esercizi di vicinato, il calo tra il 2020 e il 2021 è contenuto

Nel 2021, in provincia di Brescia, si riducono di altre 145 unità, pari grosso modo al -1% rispetto al 2020
In alcuni comuni, come Lonato del Garda, il calo è significativo
In alcuni comuni, come Lonato del Garda, il calo è significativo
AA

Si abbassa ancora qualche saracinesca, ma nel complesso tiene il tessuto degli esercizi di vicinato che, nel 2021, in provincia di Brescia, si riducono di altre 145 unità, pari grosso modo al -1%, rispetto al 2020. Parliamo dei 13.677 negozi di prossimità, alimentari e non alimentari, con una superficie di vendita che non supera i 150 mq.

I «negozietti», talvolta tracce del tempo passato, un qualcosa che sa di antico ma che, nel presente, ha rappresentato e rappresenterà un aspetto decisivo della dotazione di servizi nelle nostre comunità. Considerando che, per una parte crescente della popolazione in età avanzata, costituiscono, non di rado, il principale canale di accesso ai beni di prima necessità.

Il trend

La modesta riduzione registrata nel 2021 è in linea con la tendenza dell'ultimo triennio se consideriamo che, nel 2020, erano stati censiti 13.822 negozi, con una riduzione di -292 unità, pari al -2,1% rispetto ai 14.114 esercizi commerciali contati nel 2019. Giova tuttavia considerare che, nel 2009, in provincia di Brescia gli esercizi di vicinato erano 16.587 e che, da allora si sono persi quasi 3 mila negozi di vicinato, pari al -17,5%.

Nel confronto tra le due ultime annualità, si è ridotta di meno di 9mila mq (-1%) anche la superficie commerciale, un bilancio anche in questo caso relativamente meno negativo rispetto al biennio precedente poiché tra il 2019 e il 2020 si erano persi 20 mila mq di superficie commerciale, pari al -2,3%.

Nei comuni bresciani

La riduzione degli esercizi di vicinato è tutt'altro che omogenea nel panorama provinciale poiché interessa una quarantina di comuni. È quanto emerge dalla rilevazione annuale che Regione Lombardia effettua con i Comuni dei punti di vendita del commercio al dettaglio in sede fissa (esercizi di vicinato, grandi e medie strutture di vendita) autorizzati alla data del 30 giugno di ogni anno che costituisce la base della nostra rilevazione.

In realtà nella maggior parte dei comuni bresciani tra il 2021 e il 2020, compreso il capoluogo, che ne ospita 2.966, il numero degli esercizi di vicinato rimane invariato. Sono infatti ben 126 i comuni in cui il saldo tra chiusure e aperture, tra il 2021 e il 2020, non cambia la disponibilità dei piccoli negozi.

Dove chiudono

Se in una dozzina di casi si perde solo una attività, sono una decina i comuni in cui si perdono più di dieci negozi di vicinato, con una diversa incidenza percentuale sulla dotazione totale. La perdita di 39 esercizi di vicinato a Lonato del Garda pesa per il -17,4%, poco meno del -18,6% di Sarezzo, in cui ci sono 34 piccoli negozi in meno. Ma i 36 negozi di vicinato in meno a Torbole Casaglia pesano per il - 63% così come i -14 di San Gervasio Bresciano riducono dei due terzi il patrimonio di esercizi di vicinato (-66,7%). Riduzioni del numero degli eserzi commerciali in doppia cifra si rilevano anche a Montichiari (-19, -5,9%), Lumezzane (-16, -7,2%) Castegnato (-14, -17,5%) e Concesio (-12, -13,6%).

Dove aprono

Ma, come sempre, quando si ha a che fare con un territorio articolato ci sono un'altra quarantina di comuni in cui, tra il 2021 e il 2020, gli esercizi di vicinato prolificano. Anche tra questi in una quindicina di casi nel confronto con tra le due annualità il saldo è positivo per una sola unità un incremento significativo si registra a Orzinuovi (+16 negozi, +6,1%), Desenzano del Garda (+15, +2,8%), Carpenedolo (+12, +15%) e Rodengo Saiano (+10, +15,2%).

Può apparire paradossale come, accanto alla inarrestabile proliferazione della grande distribuzione commerciale e all'esplosione del e-commerce, il negozio sotto casa costituisca un aspetto essenziale della dotazione di servizi nei nostri comuni. Grandi e piccoli. Perché se per questi ultimi tenere aperto un esercizio può fare la differenza sulla qualità della vita di molte persone, anche nei centri maggiori con l'invecchiamento della popolazione, nonostante la concorrenza della grande distribuzione, il tema non è diverso. E il negozietto rimane un luogo importante della vita comunitaria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia