L’Europa sogna l’indipendenza energetica: stop a gas e petrolio russi

Una flotta ombra trasporta all’estero circa il 60 per cento del petrolio russo, aggirando le sanzioni. Così dichiara Hanno Pevkur, ministro della Difesa dell’Estonia, prima di partecipare (ieri, 20 maggio) alla riunione con i suoi omologhi dell’Ue a Bruxelles. Una flotta scortata da navi militari. Un segnale inquietante l’intensificarsi della presenza di Mosca nel Golfo di Finlandia. Inutile nascondercelo, una parte di quel petrolio raggiunge, infine, qualche paese dell’Ue.
Conscia di ciò la Commissione europea sta correndo ai ripari. Ha così presentato un ambizioso programma, una Road Map, per svicolare i Ventisette dalla russo-dipendenza energetica. Il programma è ambizioso, le dichiarazioni con il quale è stato presentato dai suoi proponenti traboccano di determinazione a non dipendere da nessuno. Non solo dal nemico, ma anche dall’alleato di sempre. Le dramatis personae sono la presidente Ursula von der Leyen, la sua vice Teresa Ribera, responsabile della transizione verde, il Commissario all’energia Dan Jorgensen. Nemici e amici dai quali rendersi indipendenti sono Russia e Stati Uniti.
We need to listen to our regions – instead of having a one size fits all. pic.twitter.com/veGUNJMyWw
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 20, 2025
Nel programma manca un tassello non trascurabile: a chi rivolgersi in alternativa per acquistare quei combustibili fossili, programmi a parte sulla loro sostituzione con le rinnovabili. Non si tratta solo di gas, ma anche petrolio e uranio. Lo sganciamento in realtà è in atto, ma vi sono difficoltà nel completarlo. Dal 2022 ad oggi, per il gas la dipendenza si è ridotta dal 45 per cento al 19, per il petrolio dal 27 al 3, le importazioni di carbone si sono azzerate. Quanto al nucleare, gli Stati membri, come precisa la Commissione, utilizzano ancora reattori di progettazione russa; tuttavia, si stanno rivolgendo ad altri produttori per il combustibile.
Il gas naturale russo andrebbe rimpiazzato con quello liquefatto. Nel volgere di un quinquennio l’impegno è sostituire fino a 100 miliardi di metri cubi del primo con il secondo entro il 2030. Per fare ciò la capacità di Gnl dovrà essere di circa 200 miliardi di metri cubi entro il 2028. Ma da dove importarlo? La Commissione chiede agli Stati membri di preparare piani nazionali entro la fine dell’anno, per definire come contribuire all’eliminazione graduale delle importazioni di gas, energia nucleare e petrolio. In pratica, non si potranno più fare nuovi accordi per comprare gas dalla Russia, né tramite gasdotti né come Gnl. Gli accordi a breve termine, già in corso, saranno interrotti entro la fine del 2025. Grazie a questa decisione, l’Ue dovrebbe riuscire, sempre entro quest’anno, a ridurre di un terzo il gas russo. Inoltre, la Commissione proporrà di fermare completamente tutte le importazioni di gas entro la fine del 2027.
Le specifiche azioni cui la Commissione intende ricorrere saranno presentate tra qualche settimana, su di esse dovranno pronunciarsi il Consiglio e il Parlamento europeo. «È il momento per l’Europa di interrompere i legami energetici con un fornitore inaffidabile» ha dichiarato la presidente della Commissione. Ma, Grecia, Slovacchia e Ungheria, per motivi economici la prima e politici le altre due, la pensano diversamente. La vicepresidente insiste: «Ci sono sempre buone ragioni per accelerare la transizione energetica». Il blackout spagnolo ha, tuttavia, messo in evidenza fragilità legate alla rapida crescita delle rinnovabili. Il Commissario all’energia sogna una indipendenza energetica totale: «Non vogliamo dipendere da nessun Paese, compresi gli Stati Uniti». Anche nella politica italiana v’è chi ne fa di simili. I negoziati con Trump sui dazi non saranno facili. Una preclusione europea sul gas americano finirebbe col bloccarli. Cerchiamo pure l’indipendenza, ma con ragione, evitiamo pericolose fughe in avanti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
