Nel matrimonio un letto a sei piazze

Natale archiviato, Capodanno pure, manca l'arrivo dell'Epifania che, si sa, tutte le feste si porta via. Gli addobbi natalizi stanno per rientrare nei contenitori in cantina e, dopo le ultime maratone in famiglia a ritmo sostenuto ed obbligato, molti di voi, lo so, ci vorrebbero mettere anche il marito o la moglie, il genero o la nuora, il suocero o la suocera insieme alla sua solita gallina ripiena. Confessatelo!
«Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo» ci ha lasciato detto Lev Tolstoj nell’incipit del romanzo Anna Karenina. E per forza, diciamo noi oggi, con consapevolezze nuove: le famiglie felici sono sane perché hanno lasciato fuori dal letto i suoceri! No, non sono impazzita e neppure sono sotto effetto alcolico (anche se l’ottimo Ripasso bevuto ieri sera mi ha lasciato un discreto mal di testa) vi faccio il mio regalo di Buon Anno rivelandovi questo incredibile segreto: il letto di ogni coppia che nasce è un letto a sei piazze.
Per quanto voi ne siate o meno consapevoli, per quanto voi vi rifiutiate di crederci, di pensarlo o di accettarlo, quando vi innamorate di una persona e soprattutto quando decidete di creare una relazione stabile con lei/lui /ess*, porterete insieme a voi, nel talamo, i vostri rispettivi genitori. Una scena horror, lo ammetto. Non mi invento nulla, ovviamente. Quanto vi racconto ci arriva da teorie accreditate ed importanti che cercano da anni di risolvere i problemi di coppia (sessuali ma non solo) considerando l'importanza del modello cosiddetto trigenerazionale. L'incontro tra due persone ed il conseguente legame di coppia che si crea rappresentano il punto di confluenza fra più stirpi e, quindi, fra più storie familiari: non ci si scappa.
La coppia sana integra i modelli relazionali genitoriali in un processo evolutivo per costruirne di nuovi; nella coppia disfunzionale questo scambio evolutivo non si realizza. Per fortuna queste dinamiche sono inizialmente inconsapevoli, per non togliere la forza e l'incanto del sorgere dell'amore. La teoria del cosiddetto «letto a sei piazze» (definizione coniata da Rodolfo de Bernart) è molto affascinante soprattutto in quanto, ahimè, difficilmente erronea. Per questo, in mediazione viene spesso utilizzato lo strumento del cosiddetto «genogramma», nel quale la coppia è invitata a disegnare o costruire, attraverso fotografie, l'albero genealogico della famiglia, arrivando fino alle quattro coppie dei nonni.
La presa di coscienza di quanta ingerenza inconsapevole abiti gli spazi della coppia, e di quanto la famiglia trigenerazionale allargata (un vero e proprio organismo vivente con cicli vitali) entri nella dimensione conflittuale della coppia, ha effetti potenti e straordinari per la risoluzione dei conflitti: anche le famiglie felici lo sono diventate ognuna a modo suo.
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