Le regole sono necessarie: curano il nostro vivere insieme

Le regole servono per vivere insieme: curarsi di esse significa curarsi delle persone e la prima e fondamentale regola è la Costituzione italiana
L'ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Le regole, spiega l’etimologia, sono piccole assi di legno così chiamate in latino per poter andar diritto quando devi tracciare una linea. Per estensione allora sono tracce, istruzioni, inviti o norme condivise che hanno la funzione di guidare e dar forma ai comportamenti.

Regolarli, per l’appunto e renderli conforme alle aspettative degli altri e della vita comune. Le regole, dice Gherardo Colombo, l’ex magistrato di Mani Pulite, più che importanti sono essenziali perché costituiscono «Un complesso di indicazioni attraverso le quali possiamo vivere insieme e arrivare a fidarci gli uni degli altri». Servono le regole, anzi non possiamo farne a meno, insiste Colombo scrivendo che «per fare le regole ci vogliono regole». E proprio con queste parole inizia un suo libro istruttivo e pratico dal titolo «Anche per giocare servono le regole» (Ed. Chiarelettere) dove il sottotitolo spiega come esse ci servano per «diventare cittadini».

Una necessità allora, l’educazione alle regole a casa e a scuola, ma anche l’insegnamento, che è un lasciare segni (esempi) e indicazioni utili ad affermare che non sono limitazioni della libertà, neppure comandi o divieti, ma strumenti capaci di mostrare come raggiungere un risultato.

La cura delle regole è primaria nell'educare, perché prima di tutto è cura delle persone, attenzione alle relazioni e sviluppo di dialogo che, diversamente dal monologo, non ostacola la comprensione delle regole, ma le condivide in un lungo processo di mediazione e negoziazione. Serve però uscire dall’equivoco che le regole siano sanzioni. Non lo sono, ribadisce l’ex magistrato, anche perché la trasgressione di una regola non prevede sempre una punizione. Anzi potrebbe anche non esserci una sanzione, ma non può mancare la conoscenza delle regole e la loro comprensione. Poi fondamentale è la condivisione dei contenuti che consente di osservarle unicamente perché si vuole e non perché si deve.

Prendiamo un gioco qualsiasi che fanno i bambini e sappiamo che i piccoli quando giocano tra di loro, sanno da soli che in ogni gioco c’è bisogno di indicazioni precise a cui tutti devono ad attenersi. Senza regole si litiga!

Così le regole, tutte le regole che vogliamo applicare, possono esistere solo se si rifanno alla nostra prima e fondamentale regola, la Costituzione italiana, la quale in particolare all’Art. 3 recita: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…».

Questa è «la regola delle regole» quella che assicura pari dignità a tutti e lascia tutti liberi di scegliere. Regole dunque, come garanzia di libertà. È questo il tema che Gherardo Colombo approfondirà martedì prossimo, il 19 novembre 2024 al Festival della Parola di Villanuova sul Clisi quando alle ore 18.00 dal palco del Teatro Corallo terrà la sua lectio dal titolo «La cura delle regole», presentato da Marcello Zane, scrittore giornalista e storico.

Giuseppe Pino Maiolo, Psicanalista Università di Trento

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