Opinioni

Il valore rinnovato del pensiero cristiano

Pur essendo lontano il tempo dell’egemonia culturale, il pensiero cristiano continua ad essere più affascinante e attuale che mai
Il sapere e la Luce: il pensiero cristiano resta un capitale di fondamentale importanza
Il sapere e la Luce: il pensiero cristiano resta un capitale di fondamentale importanza
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L’estate, per il calendario se non per il meteo, segna le sue ultime settimane. Ed è stata una estate intensa da tutti i punti di vista. Anche sul piano ecclesiale si sono verificate circostanze alquanto significative: una lettera di papa Francesco il 4 agosto sul ruolo della letteratura nella formazione; la Settimana Sociale dei cattolici italiani a Trieste sulla democrazia (ben segnalata dal prof. Paolo Corsini sul nostro giornale); il Meeting di Rimini sulla ricerca dell’essenziale; il raduno degli Scout a Verona.

Inoltre nel mese di luglio il quotidiano Avvenire ha concluso una appassionante inchiesta, coinvolgendo decine di esperti di varie discipline, su cattolici e cultura oggi. Quanto emerge da questi eventi, e da altri, conferma che pur non essendo più in un tempo di egemonia del pensiero cattolico nella cultura italiana e nel tempo in cui il cristianesimo in Europa era una radicata «religione culturale», il pensiero cristiano continua ad essere più affascinante e attuale che mai, soprattutto nella prospettiva del futuro dell’uomo.

Può essere una prova il XXV Congresso mondiale di filosofia, tenuto a Roma dall’1 all’8 agosto sul tema «La filosofia attraversa i confini». Premesso che tale consesso di filosofia è una tribuna aperta a studiose e studiosi di tutte le regioni del mondo, senza distinzione di fede, genere, religione, lingua o nazionalità e premesso che il cristianesimo non è una filosofia, né una dottrina, tanto meno una ideologia, può nascere spontanea la domanda perché il discorrere dei filosofi è una cartina al tornasole che mette in rilievo quanto sia importante il contributo del pensiero cristiano oggi.

Semplicemente perché vi è una precisa relazione fra sensibilità cristiana e i temi trattati: il male nella storia, le migrazioni, il razzismo, il ruolo della donna, il cambiamento climatico, il «repubblicanesimo», i populismi, i governi autoritari, la tolleranza in un mondo multiculturale, la vulnerabilità come limite da conoscere e accettare. L’atteggiamento della fiducia è uno degli aspetti particolarmente toccati nelle varie riflessioni ed è un tema di capitale importanza nel pensiero cristiano. Come del resto tanti altri oggetti di riflessione filosofica non sono certo impoveriti dal cristianesimo ma piuttosto arricchiti. Il dibattito sul fine-vita, ad esempio, oppure lo sviluppo della biotecnologia che pur guardata con attenzione dal punto di vista razionale, deve tuttavia essere attenta a non perdere per strada «la dignità e l’integrità degli esseri umani nello sviluppo biotecnologico».

Inoltre è da considerare con attenzione quell’«anelito all’infinito» che attraversa tutta la filosofia, come è stato detto. In sostanza i temi che il filosofo affronta con libertà e onestà intellettuale sono pure i temi da sempre in agenda nel pensiero cristiano: dai grandi documenti del Magistero alla conferenza del parroco di campagna; dagli autorevoli insegnamenti nelle Accademie cattoliche ai libri di teologi e studiosi cristiani.

Il rapporto fra Congresso mondiale di filosofia e pensiero cristiano potrebbe essere considerato marginale. Ma potrebbe anche incrinare il monolitico pregiudizio sulla insignificanza e non incidenza della riflessione e dalla capacità di pensiero che scaturiscono dalla fede cristiana.

Non sarebbe fuori luogo il paragone con quei giovani figli, trentenni e quarantenni, che si son messi in situazioni problematiche e esclamano: «Ah, se avessi ascoltato il parere dei miei genitori...». Si tratta di una espressione indicativa di una assenza, di nostalgia, di un vuoto o di una inadempienza.

Si tratta, ora, di passare dalla nostalgia e dalla coscienza di un vuoto, di una mancanza a un sentimento positivo, di piena valorizzazione e considerazione del pensiero cristiano. Senza pretese di egemonia.

Mons. Gabriele Filippini - Canonico del Duomo di Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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