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Una risposta all’inflazione? Immobili d’impresa a reddito

Antonio e Andrea Checcucci, contitolari dello Studio Colombo & Checcucci srl, fanno il punto sulla situazione attuale
Antonio e Andrea Checcucci, contitolari dello Studio Colombo & Checcucci srl
Antonio e Andrea Checcucci, contitolari dello Studio Colombo & Checcucci srl
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Antonio e Andrea Checcucci, contitolari dello Studio Colombo & Checcucci srl, fanno il punto sulla situazione attuale.

Quali sono le prospettive per il territorio bresciano nel settore immobiliare a fronte di un’inflazione con percentuali significative? Analizziamo il tema con gli esperti Antonio e Andrea Checcucci, contitolari dello Studio Colombo & Checcucci srl, con sede a Brescia Due, Palazzo Symbol, da 45 anni leader, anche in ambito nazionale, nel settore dell’intermediazione immobiliare per l’impresa, dove forniscono consulenza nelle compravendite e nelle locazioni di stabilimenti industriali, capannoni artigianali, magazzini per logistica, terreni, uffici, negozi e immobili per investimento.

«Negli ultimi tre anni - afferma Antonio Checcucci -, nonostante lo scoppio dell’inflazione il settore immobiliare ha assistito a una buona ripresa generale, compreso il nostro settore, quello relativo ai capannoni artigianali, industriali e di logistica e uffici, cioè gli “immobili d’impresa”. Questo settore a Brescia vive un periodo caratterizzato da una parte dalla mancanza sempre più marcata di offerte valide e, dall’altra, da una sostanziale costante necessità in aumento di immobili performanti a uso industriale e di logistica».

«Tutto questo - nota Andrea Checcucci - si rispecchia nei prezzi di compravendita di immobili d’impresa: stabili per “l’usato” e, invece, in netta crescita per gli immobili nuovi (dovuti anche all’escalation dei costi dei prodotti legati all’edilizia). Contemporaneamente i canoni di locazione degli immobili d’impresa sono invece in regolare aumento, semestre dopo semestre, quindi questa situazione ha impresso al nostro settore un impulso alle cosiddette “operazione immobiliari a reddito”. Sempre più investitori privati e professionali, negli ultimi anni, hanno acquistato, tramite il nostro studio, immobili d’impresa già a reddito, cioè immobili già locati ad aziende, che stanno garantendo, grazie ai canoni in miglioramento, rendite tra il 7% e l’8% lordo del capitale investito. Ovviamente in questi casi si prediligono immobili di recente costruzione o comunque mantenuti in ottimo stato. Alcune volte invece gli immobili stessi vengono acquistati liberi, in modo che sia l’investitore a decidere come ristrutturare lo spazio e quindi a scegliere il conduttore più rispondente ai propri obiettivi».

In entrambi i casi queste operazioni sono «win – win»: l’investitore può trovare delle rendite realmente efficaci contro l’inflazione, e le aziende possono ottenere immobili performanti che rispondano ai sempre maggiori standard internazionali. Mentre nelle grandi città italiane, come Milano, Roma e Firenze, i protagonisti di questo settore sono i fondi immobiliari nazionali e internazionali (investitori istituzionali), a Brescia gli attori principali in forte aumento sono gli investitori privati locali, che capitalizzano i fondi in modo stabile.

Gli investitori privati locali da qualche anno sono ritornati a essere molto attivi negli acquisti di immobili d’impresa a reddito, contrastando così in maniera egregia la perdita di potere del capitale dovuta all’inflazione e dando impulso, al tempo stesso, in modo indiretto alle aziende operative bresciane.

«Potremmo affermare – concludono i Checcucci – che l’economia bresciana dimostra sempre più di avere gli anticorpi di fronte alle tante difficoltà disseminate nel mondo globale e di riuscire a trovare soluzioni equilibrate sia a difesa del capitale che a difesa dei lavoratori».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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