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Rete CAUTO, il partner per promuovere l’inclusione lavorativa

Una possibile leva di crescita aziendale: una via preziosa per generare valore sociale ed economico per l’impresa
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Per Rete CAUTO, storica rete di cooperative bresciane, l’inclusione lavorativa è asset competitivo per sé e per le aziende partner. Oggi Rete CAUTO si propone come soggetto consulenziale per quelle imprese – piccole, medie o grandi – che vogliono attivare percorsi di inclusione con metodo, strumenti e responsabilità condivisa. Rete CAUTO costruisce percorsi formativi che abilitano al lavoro, anche fuori dalla rete delle sue cooperative, e promuove ambienti organizzativi inclusivi. Il concetto chiave è: «Non siamo esperti di fragilità, siamo esperti di fragilità al lavoro».

Perché un’impresa dovrebbe fare inclusione lavorativa? Perché conviene. L’inclusione della fragilità non è un gesto filantropico: è una scelta strategica. Studi internazionali dimostrano che includere genera ambienti più resilienti, fidelizza il personale, aumenta l’innovazione e migliora l’ESG rating, incidendo positivamente sull’accesso al credito e sulla reputazione aziendale. Con Rete CAUTO, le imprese trovano un partner già pronto: modelli collaudati, percorsi su misura, supporto operativo e formazione per i tutor interni. L’impresa non è lasciata sola, ma accompagnata passo dopo passo.

Perché un’impresa dovrebbe affidarsi a Rete CAUTO?

  1. Per avere un interlocutore competente e già collaudato.
    Rete CAUTO non si limita a «fare inclusione»: la progetta, la accompagna, la misura. In questi anni ha gestito decine di progetti e centinaia di percorsi personalizzati, in sinergia con il mondo pubblico e con importanti gruppi industriali. Le aziende non devono inventarsi nulla: trovano in Rete CAUTO un partner già pronto.
     
  2. Per affrontare l’inclusione con metodo, non improvvisazione.
    Rete CAUTO ha sviluppato un modello strutturato, fatto di strumenti operativi, tutor aziendali formati, patto formativo, valutazioni periodiche. L’azienda viene accompagnata passo passo, dall’individuazione del candidato alla sua crescita in contesto lavorativo.
     
  3. Per trasformare un’esigenza in opportunità.
    Integrazione della fragilità non significa rinuncia alla produttività: al contrario, i dati parlano chiaro. L’inclusione genera ambienti più resilienti, coesi e innovativi. Con Rete CAUTO, il percorso è costruito per rispondere ai bisogni reali dell’impresa, non per calare dall’alto soluzioni standard.
     
  4. Per migliorare reputazione, ESG rating e capacità attrattiva.
    Oggi la sostenibilità sociale incide sempre più sulla competitività. Un’impresa capace di integrare la fragilità migliora il proprio posizionamento verso clienti, stakeholder finanziari e talenti da attrarre. Rete CAUTO consente alle imprese di documentare e raccontare questi risultati, con trasparenza e impatto misurabile.
     
  5. Perché l’inclusione lavorativa non è solo valore morale, ma valore d’impresa.
    Non si tratta di «fare del bene», ma di attivare un vantaggio reciproco: la fragilità, se gestita con competenza, diventa una risorsa. Rete CAUTO costruisce ponti tra persone fragili e imprese, portando dentro i contesti produttivi una cultura dell’inclusione fondata su risultati.

LABORA: il modello bresciano di Rete CAUTO premiato da UNHCR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Rete CAUTO per il secondo anno consecutivo ha ricevuto a Roma il riconoscimento «Welcome. Working for Refugee Integration» dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati. Un premio assegnato alle imprese che dimostrano un rilevante impegno nella promozione di interventi specifici per l’inclusione lavorativa dei rifugiati. Un riconoscimento che parla chiaro: Rete CAUTO a Brescia fa inclusione lavorativa con metodo, risultati e visione.

Alla base del riconoscimento c’è LABORA, il progetto sviluppato da Rete CAUTO per costruire percorsi di inclusione socio-lavorativo per rifugiati, richiedenti asilo e beneficiari di protezione, attualmente esclusi dalle categorie protette riconosciute dalla legge 381/91. Un progetto che non si limita a inserire, ma abilita al lavoro, attraverso tirocini formativi, tutor aziendali, accompagnamento personalizzato e collaborazione con la rete territoriale. Dal 2017 ad oggi, 65 tirocini attivati, con un tasso di assunzione del 30% e un impatto positivo anche fuori dalla cooperativa. Numerose imprese bresciane – tra cui Rubinetterie Bresciane e OMB Technology – hanno già aderito, con successo, a questo modello. In un contesto economico dove la ricerca di forza lavoro incontra le sfide dell’inclusione, Rete CAUTO propone un modello concreto, un approccio pragmatico e strategico che coniuga etica e sviluppo, mettendo al centro persone, imprese e territorio.


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