Beretta, l’Academy inizia con un contratto

L’ultimissima novità in casa Beretta è la nascita dell’«Academy Mechanical Designer», un progetto rivolto ai neodiplomati in ambito meccanico che, oltre a fornire un’altissima formazione riconosciuta a livello europeo, garantisce anche ai futuri dipendenti un contratto di lavoro a tempo indeterminato fin da subito, in un’azienda storica, internazionale e moderna.
La storia della Fabbrica d'Armi Pietro Beretta Spa comincia, infatti, con Mastro Bartolomeo Beretta da Gardone che, il 3 ottobre 1526, consegnò all’Arsenale di Venezia 185 canne d’archibugio, emettendo la prima fattura ufficiale che segnò l’inizio di una dinastia lunga ben 15 generazioni di capitani. Da quel giorno, i segreti dell’artigianato e l’attenzione per i dettagli vennero tramandati di padre in figlio e, agli inizi dell’Ottocento, Pietro Antonio Beretta riuscì a perfezionare l’arte di fabbricare le canne ad anima liscia per fucili e pistole, ottenendo così il privilegio di registrare l’azienda familiare sotto il suo nome. Il figlio Giuseppe ebbe poi l’arduo compito di aprire nuovi orizzonti per l’azienda in un mercato sempre più vivace e internazionale, dando un forte impulso all’esportazione e alla distribuzione di alcuni fra i migliori prodotti nostrani nel mondo. Il Novecento, invece, fu il secolo delle innovazioni tecnologiche: la fabbrica cambiò volto, passando da 130 dipendenti a più di 1.500 unità, e venne dato forte impulso al brevetto di numerosi meccanismi, congegni e tecnologie di costruzione (nacquero, ad esempio, la prima pistola semiautomatica e uno dei primissimi mitra mai prodotti). L’impresa familiare diventò, così, non soltanto la più importante fabbrica di armi, ma anche una delle più moderne ed efficienti aziende in tutto il globo. Basti pensare che, nel 1975, Beretta mise in produzione la pistola semiautomatica calibro 9 mm parabellum «Modello 92», destinata a diventare un’icona mondiale, nonché una delle armi da fuoco più acquistate al mondo: oggi la sua produzione è arrivata a quasi 4 milioni di pezzi e l’arma è in dotazione a numerose Forze Armate e di Polizia di vari Paesi. Ora l’azienda fa parte del Gruppo Beretta Holding, guidato da Pietro Gussalli Beretta, e vanta un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro con più di 6.000 dipendenti.
In collaborazione con Fondazione AIB (capofila di un partenariato che comprende Confindustria Brescia, IIS Beretta e il mondo accademico), l’azienda ha messo in piedi un’iniziativa volta a formare i giovani talenti nella mansione di «Tecnico di prodotto e di processo». Questo progetto, riconosciuto a livello europeo con una certificazione di specializzazione, fornisce una strada alternativa a quella accademica ed è ispirato ai sistemi di formazione duale che hanno fatto la fortuna di molti Paesi europei. «L'importanza di mantenere e sviluppare l'alto livello di know-how interno è quanto mai nodale per un'azienda di questo settore in prospettiva del proprio sviluppo, ma la missione dell'azienda è anche quella di pensare alle nuove generazioni e al loro futuro. Fornire una strada alternativa al percorso accademico, ispirata ai sistemi di formazione duale che hanno avuto grande successo in Europa, crediamo sia una formula di successo, che si esplica attraverso un percorso formativo di 36 mesi, i cui partecipanti acquisiranno competenze chiave nella progettazione del prodotto e del processo produttivo inerente», ha dichiarato l'Ingegnere Marco Bassoli, direttore dell'area di Ricerca e Sviluppo di Fabbrica d'Armi Pietro Beretta.
L’obiettivo dell’Academy è quello di imparare un mestiere con la consapevolezza di avere già un lavoro garantito che possa offrire immediata indipendenza economica e prospettive di crescita per il futuro. «Beretta è costantemente alla ricerca di figure specializzate per rafforzare il team di Ricerca & Sviluppo e affrontare le sfide dei prossimi anni. La formazione delle risorse è sempre stata un punto di eccellenza e un fattore di vantaggio competitivo per Beretta, ma è la prima volta che viene organizzata in modo così strutturato da conseguire un titolo riconosciuto a livello europeo. Proponiamo un percorso formativo con docenti esterni e interni all'azienda, che trasmetteranno ai candidati un bagaglio culturale e teorico mediato dall'esperienza vissuta. Crediamo che ognuno debba coltivare, in modo continuativo, esigenze di formazione, incentivate e risolte con diverse modalità, tra cui quella dell'Academy», continua l'Ing. Bassoli.
L’Academy si rivolge a neodiplomati a indirizzo meccanico della provincia di Brescia, con l’obiettivo di accompagnarli in un percorso formativo altamente specializzato, della durata complessiva di 36 mesi. Il programma si articolerà in due fasi principali:
- 12 mesi: percorso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) in apprendistato di primo livello, con il conseguimento di un attestato finale in «Tecniche di industrializzazione del prodotto e del processo»;
- successivi 24 mesi: apprendistato professionalizzante per affinare le competenze e conseguire una qualifica riconosciuta a livello comunitario.
Quest’ultima fornirà una formazione mirata sulle competenze chiave fondanti del processo e del prodotto industriale in ambito meccanico, cioè affrontando tematiche tecniche fondamentali quali l’utilizzo di strumenti di progettazione, le caratteristiche dei materiali, i meccanismi delle armi e la progettazione degli elementi meccanici. Il percorso sarà arricchito da moduli trasversali per lo sviluppo delle capacità relazionali; il tutto attraverso un calendario dettagliato in grado di garantire una preparazione completa e dall’alto tasso di innovazione.
«Sin dal primo giorno del percorso formativo dell'Academy, le risorse individuate saranno assunte con contratto di apprendistato. Durante questo periodo le figure saranno seguite giorno per giorno e valutate nel loro cammino formativo. La formazione si focalizzerà sulla conoscenza del prodotto e delle tecnologie produttive interne ed esterne all’azienda, con l’impiego di moderni strumenti di progettazione e di verifica del progetto, al fine di sviluppare competenze che verranno affinate, on the job, nel corso del biennio successivo. Ritengo che questa sia una importante occasione per consolidare ulteriormente il radicamento nel territorio attraverso lo sviluppo delle risorse umane. Entrando più in dettaglio, il primo anno è dedicato ad acquisire conoscenze di prodotto, di processo e sugli strumenti di progettazione e controllo. Al termine, i candidati dovranno svolgere un project work su tematiche inerenti quanto appreso e consistenti al futuro lavoro e otterranno una certificazione IFTS (Istruzione e formazione tecnica superiore) riconosciuta a livello europeo. I successivi due anni di formazione saranno dedicati al perfezionamento ed all'assunzione del ruolo. Alla fine dei 36 mesi non è previsto nessun processo di selezione, ma verrà valutato il raggiungimento delle competenze richieste dalla qualifica», conclude Bassoli.

Le tappe:
- Febbraio - giugno 2025: presentazione del progetto e selezione dei candidati tra i maturandi;
- Settembre 2025: avvio del percorso IFTS;
- Settembre 2026: conclusione del percorso IFTS e avvio dell’apprendistato professionalizzante;
- Settembre 2028: completamento dell’apprendistato e ingresso definitivo nel mondo del lavoro.
Chiunque voglia candidarsi, o avere maggiori informazioni, può scrivere all’indirizzo mail: risorseumane@beretta.com.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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