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Laureati in lingue, un valore aggiunto per il mondo del lavoro

Per questo la Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore prevede nei suoi programmi lo studio di almeno due se non addirittura tre lingue, con una scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, russo
Studenti nei corridoi di Università Cattolica a Brescia
Studenti nei corridoi di Università Cattolica a Brescia
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Competenze molto elevate in almeno due lingue europee e non, e conoscenze acquisite anche in altre discipline, come quelle dell’economia, della politica, della comunicazione e, naturalmente, della letteratura. È il valore aggiunto dei laureati in Scienze linguistiche, sia della laurea triennale sia di quella magistrale, che propongono quattro profili ciascuna. Per la triennale i curricula in Lingue e letterature straniere; Lingue, comunicazione e media; Esperto linguistico d’impresa; Esperto linguistico per le relazioni internazionali. Per la magistrale i profili Letteratura e comunicazione per i media e le culture digitali; Lingue per la traduzione specialistica ed editoriale; Lingue per il management e il business internazionale; Management, imprenditorialità e comunicazione per il turismo globale.

Consapevoli che non è vero che una lingua sia migliore delle altre nell’aprire al mondo del lavoro, i laureati devono essere in grado di comunicare con persone appartenenti a nazioni e a gruppi linguistici differenti.

Proprio per questo la Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore prevede nei suoi programmi lo studio di almeno due se non addirittura tre lingue, con una scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, russo.

Le aziende, d’altra parte, stanno chiedendo soprattutto competenze trasversali. Ed è l’elemento chiave che rende spendibili nel mondo professionale i laureati in discipline linguistiche che, in virtù della solida preparazione, della grande memoria e della capacità analitica di cui sono dotati, sanno sfidare problemi complessi. Si potrebbero, inoltre, aprire le porte in vari ambiti, dalle aziende nazionali a quelle globali fino ad arrivare alle organizzazioni internazionali e a tutto il mondo della pubblica amministrazione. Senza dimenticare tutto il tessuto delle Pmi, che rappresentano una rilevante fonte di lavoro, soprattutto a Brescia, e, in particolare, quelle dalla forte vocazione internazionale.

L'ingresso di UniCatt in via Trieste a Brescia
L'ingresso di UniCatt in via Trieste a Brescia

«Spesso si pensa che i nostri laureati in lingue abbiano sostanzialmente una formazione umanistica con scarse conoscenze del mondo aziendale, dell’Human Resource management, della finanza aziendale. E invece non è così» spiega il preside Giovanni Gobber. «Abbiamo sviluppato da anni percorsi che vanno incontro, da una parte, alle richieste legate al mondo del lavoro, dall’altra, all’esigenza dei nostri iscritti di avere una formazione sia culturale sia professionale. I nostri sono laureati che hanno competenze in settori che riguardano soprattutto l’economia, il marketing, la comunicazione aziendale, la gestione delle risorse umane».

Ma anche per professioni apparentemente più tradizionali come il traduttore, l’impatto con le tecnologie più avanzate non mina le possibilità occupazionali. La machine translation e l’intelligenza artificiale, strumenti di cui oggi il traduttore non può fare a meno, non hanno soppiantato il ruolo del professionista della traduzione che, al contrario, è considerato ancor più necessario nei contesti aziendali. Ne sa qualcosa chi segue il percorso Lingue per la traduzione specialistica ed editoriale della laurea magistrale in Scienze linguistiche della sede di Brescia, che forma traduttori professionisti, fornendo agli aspiranti competenze poliedriche, che vanno oltre al bagaglio linguistico in senso stretto. Tra queste, abilità di comunicazione specialistica e capacità di discernere la scelta linguistica adeguata rispetto al contesto, al tema e al destinatario. Un chiaro segno che la professione del traduttore ha ancora futuro nel mondo del lavoro.

La presentazione della triennale in Scienze linguistiche
La presentazione della triennale in Scienze linguistiche

Gli studenti del primo anno avranno la possibilità di ottenere il doppio titolo di studio ovvero la laurea magistrale in Scienze linguistiche (LM38) – Curriculum in Traduzione specialistica ed editoriale e il Masterstudiengang Translation Science and Technology, Universität des Saarlandes. Gli studenti frequenteranno il primo anno del corso di studio in Italia, presso la sede di Brescia dell’Università Cattolica; conclusa la sessione di esami di settembre si trasferiranno in Germania, nel campus di Saarbrücken, dove frequenteranno le lezioni del secondo anno.

«Il Double Degree con l’Università del Saarland è una grande opportunità per gli studenti di Brescia che studiano tedesco e inglese - sottolinea Lucia Mor, coordinatrice della laurea magistrale - si tratta di un corso di studi innovativo che consente di venire inseriti a pieno titolo nel mondo universitario tedesco e che qualifica in modo eccellente per la futura attività lavorativa nei settori della traduzione specializzata e multimediale. Infatti, nonostante nell’ambito della traduzione siano disponibili tecnologie fino a pochi anni fa impensabili, qualsiasi settore del mondo del lavoro che operi ad alto livello in contesti internazionali conferma l’insostituibilità del traduttore umano, seppur supportata dalla tecnologia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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