Implantologia postestrattiva a carico immediato flapless

Una tecnica innovativa per tornare a sorridere in 48 ore: riduce i tempi di recupero e i disagi post-operatori
L’odontoiatria in campo implantare ha raggiunto risultati straordinari negli ultimi anni, rendendo accessibili le riabilitazioni implantoprotesiche ad un numero sempre maggiore di persone. Una buona parte dei traguardi raggiunti è dovuta all’efficacia di un’innovativa metodica d’intervento che ha permesso agli odontoiatri di migliorare i risultati delle terapie e ridurre costi e disagi per i pazienti: l’implantologia postestrattiva a carico immediato flapless.
Il dottor Paoloantonio Cavellini dirige gli Studi Mezzena da circa 30 anni, dedicandosi esclusivamente alle riabilitazioni implantari e dentoprotesiche. Dopo una lunga formazione in parodontologia, implantologia e protesi dentaria con i maggiori esperti internazionali, ha ottenuto nel 2012 presso l'Advancing Dentistry del Kois Center di Seattle (centro d'eccellenza internazionale per la ricerca e la formazione in odontoiatria avanzata), il titolo di Graduate e Prosthodontist Recognised Specialist e, nel 2015, di Mentor. Dal 2008 è membro del Kois Center Alumni. Negli Studi Mezzena l’implantologia a carico immediato è applicata da oltre 12 anni, con migliaia di casi risolti e mantenuti con successo attraverso regolari controlli.
Un approccio chirurgico efficace ma non invasivo
Il dottor Cavellini degli Studi Mezzena spiega i vantaggi dell'innovativa metodica che ha radicalmente cambiato l’odontoiatria moderna. L’implantologia dentale permette di sostituire chirurgicamente uno o più elementi dentari persi o irrimediabilmente compromessi con radici artificiali in titanio che consentono l’applicazione di una protesi fissa. L’implantologia a carico immediato è una tecnica chirurgica che consente di inserire gli impianti dentali – e quindi recuperare denti persi e sorriso – in maniera veloce e poco invasiva. «Postestrattiva» significa che viene eseguita in contemporanea con le estrazioni dei denti irrimediabilmente compromessi, limitando così in un'unica seduta i disagi postoperatori e l’assunzione di farmaci antinfiammatori e antibiotici. Flapless è un approccio chirurgico molto meno invasivo delle tecniche comunemente usate perché – come suggerisce il termine inglese che significa «senza lembo» – non richiede l’utilizzo di bisturi o punti di sutura, poiché i tessuti non vengono incisi durante l’operazione. Ciò consente una notevole riduzione dei disagi per il paziente, abbattendo il rischio di complicanze come gonfiore, infezioni e infiammazioni legate all’invasività della chirurgia tradizionale.
«Grazie a una radiografia 3D, detta Cone Beam ed effettuabile direttamente in studio, riusciamo a valutare la forma, la quantità e la densità dell’osso, per poi progettare digitalmente l’intervento implantare, pianificando anche la riabilitazione protesica», spiega il dottor Cavellini.

I vantaggi rispetto all’implantologia tradizionale
«L’implantologia a carico immediato, rispetto alle tecniche implantari tradizionali, ci consente di consegnare la protesi fissa entro 24-48 ore dall’estrazione: un periodo estremamente ridotto rispetto ai 3-6 mesi richiesti dalle tecniche classiche, che possono diventare circa un anno in caso di estrazioni dentarie. C’è quindi innanzitutto un vantaggio in termini di tempo: il paziente potrà tornare a sorridere e mangiare nel giro di uno o due giorni. Altro vantaggio importantissimo di questa tecnica è che, progettando l’intervento in anticipo, riusciamo ad effettuare un’operazione mininvasiva detta Flapless, ovvero senza necessità di tagli e suture: questo riduce il dolore e la paura di sottoporsi all’intervento. Inoltre, garantisce tempi di recupero piuttosto brevi e senza particolari fastidi».
«L’implantologia a carico immediato può essere effettuata nella maggior parte dei casi, sempre preceduta da una visita clinica approfondita con diagnostica radiografica digitale al fine di valutare le condizioni del paziente. Questo particolare tipo di chirurgia è adatto anche nei casi di atrofia ossea, ovvero quando il paziente presenta una quantità di osso limitata. Fondamentale per il successo a lungo termine della riabilitazione è la gestione della causa che ha portato il paziente alla perdita dentale, che nella maggioranza dei casi è di origine batterica. Perciò il paziente viene gestito prima dell’intervento con la terapia causale che include la rimozione batterica profonda e istruzioni d’igiene orale domiciliari per evitare recidive. Il paziente verrà seguito sotto questo profilo prima, durante e dopo la riabilitazione per mantenere il sorriso per tutta la vita.
La paura dell’intervento e i tempi di recupero
«È un’altra fondamentale componente che gestiamo con estrema attenzione. Non si tratta di una caratteristica congenita, ma è dovuta a traumi che sono subiti soprattutto in età infantile/adolescenziale a causa di procedure negligenti e quasi sempre dannose, eseguite da operatori incompetenti, che hanno lasciato strascichi nell’emotività dei pazienti. Queste persone hanno sviluppato una fobia del dentista e, per paura di tornarci, trascurano problematiche che, se gestite precocemente, non li avrebbero portati alla perdita totale o parziale degli elementi dentari. La nostra attenzione per questo aspetto è molto elevata e per questo trattiamo tutti i pazienti che devono intraprendere riabilitazioni implanto-protesiche con protocolli di sedazione cosciente farmacologica. Questa procedura è finalizzata a gestire le emozioni negative del paziente tramite farmaci ansiolitici che vengono somministrati per bocca prima e durante l’intervento, fungendo anche da preanestesia in modo da potenziare l’effetto dell’anestetico locale, oltre ad inibire il riflesso del vomito stimolato dalle impronte e dalle radiografie intraoperatorie».
Dopo l’intervento, onde evitare possibili complicazioni, sarà importante seguire le indicazioni dell’odontoiatra. Verrà prescritta l’assunzione di antibiotici per garantire l’abbattimento della carica batterica nel cavo orale e prevenire potenziali infezioni. Continua il dottor Cavellini: «Sarà nostra cura prescrivere il trattamento antibiotico più adatto a seconda dei casi; per limitare i fastidi postoperatori prescriveremo al paziente farmaci antinfiammatori e forniremo un opuscolo con le regole da seguire dopo l’intervento per limitare al massimo i disagi. Per quanto riguarda l’alimentazione, innanzitutto vi rassicuro sul fatto che sarà possibile tornare a mangiare subito dopo la riabilitazione, ovviamente con alcune accortezze da tenere presenti nei primi tempi per non interferire con la guarigione e l’integrazione ossea dell’impianto: ad esempio, saranno da evitare i cibi troppo caldi nelle prime 48 ore e quelli molto duri nei successivi 3/4 mesi».

Igiene orale e controlli programmati
Ad eccezione dei giorni immediatamente successivi all’intervento, in cui occorrerà usare uno spazzolino particolarmente morbido per evitare traumi nelle zone interessate e un collutorio alla clorexidina per controllare la carica batterica, l’igiene orale dopo la chirurgia implantare è analoga a quella da effettuare sui denti naturali, quindi con l’ausilio di spazzolino manuale, filo interdentale o scovolino. Sarà indispensabile fare i regolari controlli dal dentista e le sedute periodiche programmate di igiene professionale con l’igienista ogni 3-6 mesi in base all’intervento effettuato, per controllare la protesi e tenere sotto controllo la placca batterica. Essa è la causa comune sia dei danni della carie che di quelli causati dalla malattia parodontale, quindi le sedute di igiene permetteranno al paziente di mantenere la riabilitazione implantoprotesica per sempre.
Il caso clinico
Una paziente di 50 anni soggetta ad una parodontite cronica aggressiva giovanile (piorrea) si è rivolta al centro di riabilitazione odontoiatrica di Studi Mezzena per affrontare la patologia e migliorare la propria condizione. La donna presentava il 100% degli elementi di entrambe le arcate dentarie compromessi da un severo riassorbimento osseo orizzontale con compromissione estetica e funzionale dovuta alla riduzione del supporto osseo. Dopo essere stata sottoposta al protocollo di terapia causale (igienizzazione profonda e settoriale con insegnamento di tecniche di mantenimento di igiene domiciliare), il team guidato dal dottor Cavellini ha visionato e studiato lo status radiografico attraverso la Tac Cone Beam ed effettuato un’analisi fotografica digitale (Digital Smile Design), confrontato le foto storiche e preoperatorie della paziente per raccogliere tutti i dati dento-facciali e funzionali e pianificare un trattamento che risolvesse tutte le problematiche nel lungo periodo.
La paziente, dopo aver compreso e accettato il piano di cure, è stata sottoposta alla riabilitazione chirurgica implanto-protesica: in un unica mattinata sono stati estratti tutti i denti ormai irrimediabilmente compromessi di entrambe le arcate, sono stati inseriti gli impianti (le radici artificiali) e al loro posto, raggiunta la stabilità primaria delle radici artificiali, è stata eseguita l’impronta. Due giorni dopo sono state consegnate le protesi totali fisse avvitate sugli impianti. In conclusione del percorso, la paziente ha concordato gli appuntamenti periodici di controllo e gestione della causa batterica per mantenere la riabilitazione per tutta la vita.


L'open day di Pessano con Bornago
Per avvicinare sempre più persone all'innovativa tecnica dell'implantologia postestrattiva a carico immediato flapless, Studi Mezzena ha organizzato per sabato 1 aprile una giornata di divulgazione presso lo studio di Pessano con Bornago, in provincia di Milano. Sarà l’occasione per scoprire tutti i vantaggi di questa innovativa tecnica riabilitativa, per capire come funzionano i trattamenti e per iniziare a chiedere informazioni, sui casi personali.
Per partecipare all'evento è necessario fissare un appuntamento attraverso l'apposito modulo di registrazione disponibile al seguente link: https://web.studimezzena.it/implantologia-brescia/
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 02 950 4033 dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 13 o tra le 15 e le 19.30, oppure scrivere all'indirizzo mail info@studimezzena.it.

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