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Immobiliare semplice: vendere casa senza morire di burocrazia

Quando affermava che con il suo metodo sarebbe riuscita a vendere più case di tutti alcuni risero. Ma poi…
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Quando affermava che con il suo metodo sarebbe riuscita a vendere più case di tutti alcuni risero. Ma poi…

Questa è un’intervista con risposte dai toni abbastanza leggeri, su temi fondamentali. La vendita della propria casa infatti è spesso un passo estremamente significativo nel percorso della propria vita.

Per questo la nostra ospite, pur rimanendo nei canoni delle «informazioni utili», ha deciso di parlare ai nostri lettori con un linguaggio semplice, comprensibile anche a chi non ha mai approcciato ad una vendita immobiliare.

La ringraziamo per questo approccio, che dimostra senza dubbio una cura e un’attenzione particolare nei confronti dei propri clienti già tali, e quelli potenziali.

Cominciamo. 

Da quanto tempo operi in questo settore?

«Ho cominciato a lavorare nel settore immobiliare nel 1994 in un’agenzia di un franchising noto in quegli anni. Ho colto tutte le sfumature del mercato fino a oggi e ne ho fatto tesoro. Il mio bagaglio più grande sono proprio i primi anni, passati dietro ad una scrivania a rispondere alle telefonate dei clienti. Ero la prima ad ascoltare e capire le necessità dei clienti».

Nonostante i tanti anni di esperienza, quanto è importante per te la formazione?

«La formazione continua è indispensabile ad ogni età e per qualsiasi lavoro si svolga. Frequento continuamente corsi sia interni alla Re/max University che esterni, iscrivendomi privatamente. Non è ovviamente un obbligo ma un piacere e un desiderio personale per fornire un servizio sempre migliore ed al passo con i tempi».

Un agente immobiliare può gestire contemporaneamente più immobili?

«La risposta corretta è dipende. Dipende dalla propria organizzazione. Personalmente mi avvalgo della collaborazione di professionisti, come ad esempio un fotografo top del settore, uno studio tecnico per una prima analisi sull'immobile ed eventualmente uno studio più approfondito nel caso di problematiche più complesse.

È importante avere una squadra di lavoro, perché si accorciano notevolmente i tempi di gestione della pratica. Nel corso di questi anni ho mantenuto ottimi rapporti con molti studi tecnici, notai e avvocati. Se non hai un metodo organizzato, gestire più immobili può risultare impossibile. Anche la collaborazione tra agenzie è un aiuto ed un supporto oltre che una carta vincente per il cliente che si affida.

Mi dispiace che questa cosa ancora non sia compresa da molti titolari di agenzia. Perchè chiudendosi a riccio ovviamente non si fa l’interesse di chi deve vendere la propria casa velocemente ed in maniera economicamente soddisfacente». 

Stuzzichiamo il tuo ego. Parlaci di qualche tuo bel risultato professionale.

«Sono felice di ciò che faccio. Il telefono sembra un centralino. Mi servono in continuazione nuove case da vendere per soddisfare le esigenze di tutti i clienti che chiamano per acquistare. Il secondo posto ottenuto in Italia su quasi 5000 agenti per volume di compravendite ormai è acqua passata. Pensiamo a fare bene quest'anno, si può sempre migliorare». 

Il mercato immobiliare. Come siamo messi?

«Inutile dire come siano cambiate le esigenze negli ultimi due anni perché ormai è storia trita. La buona notizia è che comunque è un mercato indubbiamente in evoluzione, con un trend in crescita.

È appena uscita l'edizione annuale del Real Estate Data Hub, rivista focalizzata sull'andamento del mercato immobiliare, con una fotografia del 2021 e un outlook del 2022. Interessantissimo, anche se un po' lunghino e molto tecnico. Ma se qualcuno vuole contattarmi anche solo per approfondire questo tema lascio comunque i miei recapiti alla fine dell’intervista, ok?»

Quali sono i pericoli della vendita fai da te?

«Se mi avvalgo della collaborazione di geometri, architetti, home stager, avvocati, notai, commercialisti, un fotografo top, un motivo ci sarà no? Scherzi a parte, ogni casa, ogni immobile, ha la sua storia.

Spesso sono storie di fatiche e sacrifici. Perché rischiare di realizzare dalla vendita meno del suo reale valore?

Perché rischiare di rimanere incagliati perchè si pensava che la propria casa fosse perfettamente in ordine urbanisticamente e catastalmente e magari invece ci sono rogne burocratiche da risolvere (su questo sono ferratissima)?

Più o meno l'80% degli immobili presenta qualche dettaglio da sistemare. È poco pratico e veloce pensare di poter far da sé. Alla fine ci si rimette in tempo e denaro».

Perché hai deciso di condividere i risultati con ABE (Associazione Bambino Emolitico)?

«Ho scoperto ABE grazie ad una persona che conoscevo. Quando certe situazioni non ti toccano da vicino fai fatica a capire cosa c'è dietro le quinte di un'associazione come ABE. Sono incredibili.

Ho sposato il progetto Un aiuto grande come una casa, e per ogni compravendita che porto a compimento, ho deciso di devolvere una parte del mio guadagno a sostegno della manutenzione delle case alloggio ABE. Terminato l'atto faccio una fotografia di rito con i clienti consapevoli e felici della donazione, prendo il telefono e chiamo la mitica Benedetta!»

Preferisci lavorare con clienti, acquirenti o venditori? E perché?

«Preferisco lavorare con le persone. Io non lavoro con gli immobili, ma con i bisogni ed i desideri di chi li vuole vendere o di chi li desidera acquistare. C'è sempre una motivazione forte, ed è quella che io devo ascoltare per fare un buon lavoro».

Quanto è faticoso per una donna conciliare la famiglia con il lavoro?

«A volte in una giornata lavorativa fai ore per due giornate, torni a casa e ricominci da capo sperando di non trovare fazzoletti di carta in mille pezzettini nella lavatrice col bucato pulito e pronto da stendere. E chiaramente di solito succede con i capi neri (immagino per colpa della famosissima legge di Murphy)».

Va sempre tutto bene?

«No, la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, in nessun settore. Oggi la burocrazia è più lenta, spesso intasata e i clienti invece spesso hanno tempi stretti. L’importante è non rimanere incagliati per negligenza o superficialità nell’approfondire le varie problematiche che si possono presentare e non desistere fino alla fine». 

Per entrare in contatto con Annika Bresciani, consigliamo di utilizzare la sua pagina web, su www.brixiaremax.com.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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